Roma: “Nessun dorma” – Mostra collettiva in omaggio a Giacomo Puccini

LA__LINEA artecontemporanea inaugura, in occasione del centenario della scomparsa del Maestro Giacomo Puccini (1924-2024), negli spazi dell’associazione culturale, una mostra collettiva dal titolo    Nessun dorma.

Nessun dorma
Mostra collettiva – omaggio a Giacomo Puccini

Inaugurazione mercoledì 12 giugno 2024, ore 18.30
Dal 12 al 26 giugno
Orario: lunedì mercoledì e giovedì 17.30-20.00

La linea arte contemporanea
Via di San Martino ai Monti, 46 – 00184, Roma

In occasione del centenario della scomparsa del Maestro Giacomo Puccini (1924-2024)

Gli artisti presenti in mostra sono stati invitati a riflettere e a omaggiare la vita e la musica del compositore, attraverso varie tecniche (disegno, collage, xilografia, puntasecca, tecniche miste su carta o cartone) e stili diversi: chi si è ispirato alla sua musica, chi ha preso spunto da fotografie che nel tempo lo hanno ritratto, chi si è rivolto in particolare alla storia delle sue grandi Opere e chi ha trasposto la sua musica in composizioni figurative, astratte o concettuali.

Il richiamo alle più grandi e conosciute Opere di Puccini è dunque nato spontaneo: Tosca, Madama Butterfly e Turandot per citarne alcune. Nessun dorma quindi per celebrare la musica del compositore e per riflettere su questo periodo storico di grandi conflitti, paure e stagnazione culturale.

Luisa Baciarlini, Lucia Caprioglio, Virginia Carbonelli, Franco Cenci, Antonella Cuzzocrea,  Laura De Carli, Albina Dealessi, Anna Di Fusco, Elisabetta Diamanti, Susanna Doccioli, Valeria Gasparrini, Maurizio Graceva, Caroline Heider, Concetta Ianuzziello, Marilena La Mantia, Giovanni Mangiacapra, Michele Marinaccio,  Vittorio Pavoncello, Giorgia Pilozzi, Maurizio Prenna, Silvana Sabbione, Enza Scarano, Grazia Sernia, Silvia Stucky, Raha Tavallali, Gianluca Tedaldi, Luisa Violo, Juanni Wang, Oriano Zampieri.


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Friuli Venezia Giulia: Passeggiata naturalistica econcerto alla Grotta del Mitreo “ACQUA CHIARA”

Sabato 8 giugno a partire dalle ore 17.00, nel comune di Duino Aurisina, si svolgerà il terzo appuntamento del progetto Quattro passi SOTTOeSOPRA, realizzato dall’Associazione culturale Opera Viva in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Passeggiata naturalistica e concerto alla Grotta del Mitreo “ACQUA CHIARA”
Sabato 8 giugno,
 a partire dalle ore 17.00, nel comune di Duino Aurisina

L’evento, dedicato alla conoscenza del Carso epigeo e ipogeo, prevede una passeggiata naturalistica insieme al Gruppo Speleologico Flondar per raggiungere le pendici del Monte Ermada, dove si trova la Grotta del Mitreo, frequentata già dal Neolitico e adattata in età romana (dal II al V secolo d.C.) a luogo di culto del dio. Una visita guidata dell’area archeologica a cura della Soprintendenza precederà il concerto dal titolo “Acqua chiara“, organizzato in collaborazione con il Conservatorio di musica Giuseppe Tartini di Trieste. Nella suggestiva grotta si potranno ascoltare duetti di J. S. Bach per tromba (da Balay: metodo per tromba, ed. Leduc) con due talentuosi musicisti Massimo Fabbro e Anna Poropat, allievi del Maestro Massimiliano Morosini.

L’evento è gratuito, con obbligo di prenotazione all’e-mail: assoc.operaviva@libero.it (posti limitati).
Il ritrovo è previsto alle ore 17.00 davanti all’edificio della Guardia Forestale, Frazione Duino Aurisina, 77C, 34011 Duino Aurisina (TS). La passeggiata per accedere alla Grotta del Mitreo, sede del concerto, si sviluppa su sentiero facile, leggermente in salita (indossare scarpe comode).

Sabato 15 giugno alle 17.30 inaugurazione della mostra Mostri meravigliosi al Museo per la Speleologia – Speleovivarium, in collaborazione con l’Accademia di Disegno e Fumetto di Trieste arricchita da una lettura scenica dal titolo Fantastici respiri con due giovani attori, Marco Ghersetich e Ilaria Vecchiet, per conoscere le più belle storie e leggende del Carso.

Giovedì 20 giugno alle 17.30 Note al centro della terraalla Grotta Gigante di Sgonico con un quintetto di ottoni, per musicalità dedicate alla Terra, in una scenografia spettacolare nella cavità che ospita la sala più grande al mondo. Evento gratuito con obbligo di prenotazione ad assoc.operaviva@libero.it

Il progetto Quattro passi SOTTOeSOPRA, ideato e diretto da Lorena Matic, organizzato dall’Associazione culturale Opera Viva, si realizza grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il contributo della Fondazione CRTrieste e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini, la Società Adriatica di Speleologia, la Società di Studi Carsici A.F. Lindner, il Gruppo Speleologico Flondar, la Commissione Grotte Eugenio Boegan – Alpina delle Giulie e l’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste.In foto la Grotta del Mitreo, courtesy Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia



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di Aldo Poduie e Federica Zar
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Praxis edizioni presenta “Scenari sinfonici su un palcoscenico immaginario” di Ivan Cavallari

La prestigiosa casa editrice Praxis Edizioni è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova opera letteraria di Ivan Cavallari.

“Scenari sinfonici su un palcoscenico immaginario” è un’affascinante fiction letteraria in dodici atti, che arricchisce ulteriormente il panorama della letteratura contemporanea.

Non è solo una storia da leggere, ma un’esperienza da vivere, un viaggio attraverso le emozioni che solo la grande letteratura può offrire.

L’autore intreccia in modo sublime elementi di realtà e fantasia, trasportando il lettore in un mondo dove la vita e l’arte si fondono in un racconto unico ed emozionante.

“Scenari sinfonici su un palcoscenico immaginario” rappresenta una lettura imperdibile per chi desidera immergersi in un racconto avvincente e ricco di significato, con un finale “A sipario chiuso” da non perdere!

L’autore con quest’Opera intende rappresentare le complessità del passato, del presente e del futuro.
Prendono corpo storie imprevedibili, racchiuse nella nebulosità dei sogni e dei fantasmi del passato.

Lucignolo sotto mentite spoglie. Gaspare della Mora è il protagonista di questa fiction letteraria in cui l’autore, lungo dodici scene, conduce i lettori attraverso un viaggio immaginario.
Non mancano intricati colpi di scena, come l’improvviso cambio di nome in Federico del protagonista, lutti inattesi, amori velati e trasgressioni.
Arricchisce l’opera, inoltre, un originale post-scriptum sotto forma di omaggio all’amicizia del personaggio chiave.

Ivan Cavallari

Ivan Cavallari, bolzanino classe 1964, dopo una lunga carriera di ballerino professionista e coreografo, oggi riveste il prestigioso ruolo di Direttore artistico del “Les Grands Ballet Canadien” a Montreal.
Da qualche tempo si dedica con passione anche alla nobile arte della scrittura.

La fiction letteraria “Scenari sinfonici su un palcoscenico immaginario” di Ivan Cavallari, edito da Prixas Edizioni, è disponibile su Prixas Edizioni.

Praxis Edizioni Verlag, dal 1980, si dedica con passione alla promozione della cultura, convinta che essa debba essere accessibile a tutti.
Specializzata nella pubblicazione di libri e nell’editing, la casa editrice si impegna a offrire opere di qualità che arricchiscano il panorama letterario.

La strategia di comunicazione della casa editrice è affidata a Sara Servizi Editoriali.

Sara Servizi Editoriali 

@sara.servizi_editoriali


Sara Servizi Editoriali
Addetta Stampa – Promozione
Web: https://www.saraservizieditoriali.it/
Contatto: info@saraservizieditoriali.it

Le tragedie greche a Siracusa innescano il dibattito sul presente

Dietro le violenze contemporanee ci sono sentimenti negati e subiti: «La vergogna cosciente e riconosciuta – spiega Riccardo Romano fondatore di Pubblic/azione – può portare a una fase di riparazione».

Sicilia: le tragedie greche innescano il dibattito sul presente, dal suicidio dei miti al conflitto tra israeliani e palestinesi

Aiace di Sofocle e Fedra di Euripide sono miti illuminanti che hanno stimolato alla pensabilità sulla violenza, sui bollettini di guerra alla ribalta della cronaca quotidiana, sui conflitti interiori e sul femminicidio.
In occasione delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa l’Associazione Pubblic/azione ha coinvolto il pubblico nella visione delle tragedie e in un convegno su “L’amore vergognoso e la vergogna amorosa”. Partendo dai versi degli autori e dalle vicende mitologiche, lo sguardo dei partecipanti si è concentrato sulla natura e sulla risoluzione dei sentimenti che celano nel profondo dei conflitti del presente, sia quelli individuali che quelli sociali.

Il presidente Ernesto Romano, artista ed editore, ha introdotto i concetti del “doppio” e della “vergogna“: «Come ci indica il nostro fondatore, Riccardo Romano – ha affermato – quando un individuo non riconosce il “doppio di sé” può arrivare a commettere un suicidio, come Aiace e Fedra; quando il doppio è proiettato in un’altra persona, può arrivare a commettere un omicidio. Questo è il caso dei cosiddetti “femminicidi”. Ma cosa succede quando è un intero popolo a confrontarsi con un doppio di se stesso? Lo vediamo nelle guerre contemporanee: gli israeliani vogliono sterminare i palestinesi, che identificano come gli ebrei del passato, vittime di persecuzioni. In essi nasce la vergogna del proprio passato da cancellare. Ma a questo punto gli ebrei di Israele si identificano con i loro antichi carnefici – ha chiarito Romano – e da questa identificazione, che li priva di ogni vergogna, essi stanno compiendo un suicidio storico: stanno, cioè, facendo a pezzi la loro memoria, distruggendo il credito che essi avanzavano nei confronti della storia».

«I relatori hanno sviluppato i temi del convegno analizzando la psicologia individuale, la psicologia di gruppo e la psicologia sociale degli Stati – ha spiegato il fondatore dell’Associazione Pubblic/azione, lo psicoanalista Riccardo Romano – è emersa l’analisi, da punti di vista diversi, di tutti gli aspetti della vergogna rappresentati nelle due tragedie, riconoscendo come questa sia un sentimento da negare oppure da subire. I protagonisti Aiace e Fedra non riescono ad assumersi la responsabilità cosciente della propria vergogna. Responsabilità che sarebbe molto utile perché la vergogna cosciente e riconosciuta può portare ad una fase di riparazione».

Durante la tre giorni dedicata ai miti e all’attualità sono intervenuti lo psicoanalista Simone Bruschetta, lo psicoanalista Angelo Garigliano, lo psichiatra Sergio Paradiso, la psicoanalista Patrizia Montagner, la psicoanalista Alessandra Astorina, la psicoanalista Cinzia Carroccio, lo psicoanalista Nicola Nociforo, la psicologa e psicoterapeuta Angela Maria La Rosa, lo psichiatra e psicoanalista Luca Caldironi. Il poeta Salvatore Solarino ha chiuso i lavori con “Intermezzi” di poesie.

Le attività dell’Associazione Pubblic/azione continueranno con appuntamenti multidisciplinari volti a stimolare la pensabilità: «Nel prossimo incontro – anticipa il segretario scientifico, lo psichiatra Sergio Paradiso – si esamineranno le declinazioni del significante “scienza” o “scientificità” in una tavola rotonda organizzata per celebrare il centenario dalla nascita di Paul Feyerabend (1924-1994), autore del saggio “Contro il metodo”». La partecipazione agli eventi – consultabili su www.pubblicazione.net – è aperta a tutti.


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Fratta Polesine: il giorno 8 di giugno riapre la Casa Museo di Matteotti con il nuovo allestimento

Sono moltissime le iniziative che ovunque in Italia, ma anche all’estero, sono state programmate per ricordare i 100 anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista. Tra queste iniziative, la riapertura delle Casa Museo Matteotti a Fratta Polesine, nella sua veste rinnovata, è sicuramente uno dei momenti più attesi.

L’edificio, Monumento Nazionale, riapre le porte alle visite l’8 giugno, a conclusione degli interventi di restauro e di completo riallestimento del percorso museale.

CENTENARIO DI MATTEOTTI:
UN NUOVO ALLESTIMENTO PER LA CASA MUSEO
Fratta Polesine (Rovigo)
Apertura: 8 giugno 2024

Il curatore Luca Molinari anticipa linee e contenuti
del nuovo allestimento museale.

La progettazione del nuovo volto della Casa-Museo di Giacomo Matteotti  è stata affidata allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e l’aggiornamento del percorso narrativo sono a cura di Luca Molinari Studio, team guidato dal professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo, e della Direttrice del medesimo Museo, dottoressa Maria Lodovica Mutterle.

Gli interventi di restauro e nuovo allestimento della Casa-Museo di Giacomo Matteotti sono stati promossi e sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – che ha stanziato oltre 1 milione di euro – d’intesa con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale. Un contributo è stato assicurato anche dalla legge speciale votata dal Parlamento a sostegno delle iniziative per il Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.

La Casa-Museo di Giacomo Matteotti – sottolinea il professor Molinari – è un luogo centrale nella sua vita e nel suo percorso intellettuale, oltre che nella storia recente del nostro Paese.

Dalla casa natale di Fratta Polesine Matteotti partirà per Roma, eletto deputato socialista; in questa stessa casa la sua salma tornerà il 19 agosto del 1924 per i funerali dopo il rapimento e l’uccisione per mano fascista.

Nella relazione con questa terra e le sue forti contraddizioni sociali Matteotti ha avuto modo di accrescere la sua visione politica ed etica. Negli affetti familiari e nel rapporto con la moglie Velia è avvenuta la sua maturazione intellettuale ed emotiva. Nella casa di Giacomo Matteotti possiamo così condensare tutti gli elementi che consentono di leggere in maniera piena la sua figura, offrendo al visitatore una rappresentazione più ampia della sua umanità e della sua personalità politica. Il nostro obiettivo è quello di collegare il suo percorso biografico e intellettuale con l’attualità della sua figura, riconoscendolo come uno dei riferimenti morali necessari per comprendere la nostra storia.

Abbiamo immaginato la sequenza espositiva della Casa-Museo di Giacomo Matteotti appoggiandoci da una parte all’impianto della casa esistente e dall’altra a una suddivisione tematica che offra al visitatore una lettura più completa, trasversale e coinvolgente del suo personaggio.

La struttura della casa guida il pubblico secondo un percorso che comincia con il giardino, dove saranno potenziate le sedute e l’accoglienza, e il piano terra, che avrà il compito d’introdurre alla storia personale, intellettuale e politica di Giacomo Matteotti e del Paese tra fine Ottocento e gli anni Venti del Novecento, oltre che al Polesine e all’influenza che questa terra avrà sulla sua formazione.

Il primo piano, organizzato intorno al soggiorno e alle stanze da letto, offre il racconto più privato e domestico della famiglia Matteotti, dalla moglie Velia ai figli, fino ai genitori.

La sequenza culmina nel secondo livello in cui il visitatore è accompagnato nella storia dell’assassinio, delle responsabilità politiche e dei funerali avvenuti a Fratta Polesine. Intorno a questo evento, alcune testimonianze contemporanee hanno il potere di legare la figura di Matteotti al nostro presente. Video, immagini, voci, materiali originali e riproduzioni sono state selezionate per offrire a chiunque l’immediata comprensione della storia di Matteotti e la sua importanza.

Uno dei rimpianti legati alla figura di Matteotti è quello di non avere alcuna registrazione sonora dei suoi discorsi pubblici a causa della censura attivata dal fascismo. La Casa-Museo sembrava aver perduto la voce e il calore di un luogo abitato da un importante gruppo familiare. Una delle novità che abbiamo voluto sviluppare all’interno del nuovo allestimento è stata quella di riportare voci e suoni, capaci di aumentare la qualità emotiva e conoscitiva dei visitatori. Ogni piano serberà in alcune stanze la sorpresa sonora che darà forma alle lettere private e ad alcuni scritti politici di Matteotti. La sequenza di voci culmina nel secondo piano, dove in tre stanze perimetrali avremo degli specchi “magici” in cui alcuni protagonisti del nostro tempo raccontano dell’attualità di Matteotti e del suo pensiero.

La senatrice a vita Liliana Segre, con un intervento video realizzato per l’occasione, e il presidente Sandro Pertini, con una riflessione tratta dalle Teche Rai,  inviteranno a comprendere l’importanza della vicenda di Matteotti per il nostro presente. Con loro, la storica Michela Ponzani racconterà dei diversi processi legati al tragico evento e all’importanza della verità documentaria, Christian Raimo dell’urgenza di mantenere viva la memoria di Matteotti attraverso l’educazione nelle scuole, lo storico Marco Mondini della centralità del momento storico nel ‘900 italiano e il giornalista Concetto Vecchio del valore della testimonianza e della memoria di Matteotti nei luoghi che ha abitato“.


Info: www.fondazionecariparo.it
 
Fondazione Cariparo
dott. Roberto Fioretto
Responsabile Ufficio Comunicazione  +39 049 8234834 – roberto.fioretto@fondazionecariparo.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
+39 049 663499 Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net

Pisa, Museo della Grafica: Inaugurazione della mostra NEVERMIND

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra:

Venerdì 7 giugno 2024, ore 12:00

Per maggiori informazioni: cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-67-59-70)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Da settembre a Palazzo Reale di Milano la mostra più attesa dell’anno “MUNCH. Il grido interiore”

100 opere prestate eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo per la più importante mostra dedicata al genio di Edvard Munch. Palazzo Reale e Arthemisia rendono omaggio a uno dei più importanti artisti del Novecento, che ha saputo interpretare il tormento e l’inquietudine dell’essere umano. L’ampia retrospettiva racconterà l’intero percorso umano e artistico di Munch,
esponendo opere tra le più note e iconiche della storia dell’arte.

Edvard Munch, Madonna, 1895/1902, Lithograph, 64×48 cm, Photo © Munchmuseet
Edvard Munch, The Death of Marat, 1907, Oil on canvas, 153×149 cm, Photo © Munchmuseet
Edvard Munch, Melancholy, 1900–1901, Oil on canvas, 110,5 × 126 cm, Photo © Munchmusee

Il 14 SETTEMBRE 2024 SI APRONO LE PORTE DI UNA DELLE MOSTRE PIÙ ATTESE DELL’ANNO: EDVARD MUNCH TORNA A MILANO DOPO 40 ANNI, CON UNA GRANDE RETROSPETTIVA

MUNCH. Il grido interiore
14 settembre 2024 – 26 gennaio 2025
Palazzo Reale, Milano

Dopo 40 anni dall’ultima mostra a Milano, Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) viene celebrato con una grande retrospettiva, promossa da Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo.
Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna, Munch è considerato un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, nonché l’interprete
per antonomasia delle più profonde inquietudini dell’animo umano.

La vita di Munch è stata segnata da grandi dolori che lo hanno trascinato ai limiti della follia: la perdita prematura della madre e della sorella, la tragica morte del padre, la tormentata relazione con la fidanzata Tulla Larsen. Tutto ha contribuito a formare la poetica di Munch, che riuscirà a esprimere, grazie a un eccezionale talento, il suo grido interiore trasformandolo in opere d’arte. I suoi volti senza sguardo, i paesaggi stralunati, l’uso potente del colore riescono a raggiungere ogni essere umano, trasformando le sue opere in messaggi universali, il malessere esistenziale che affligge ogni essere umano. È questo che ha determinato la grandezza di Munch, rendendolo uno degli artisti più iconici del Novecento.

La mostra, curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo di Munch, racconterà tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione, e lo farà attraverso 100 opere, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de L’Urlo (1895), ma anche La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–19249), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904).

Ad arricchire la mostra milanese, è previsto un ricco palinsesto di eventi che coinvolgerà diverse realtà culturali della città e che andrà ad approfondire la figura dell’artista ed espandere i temi delle sue opere esplorando diversi linguaggi, dal cinema all’architettura, dalla musica alla letteratura e molto altro.
Il programma sarà pubblicato prossimamente sui canali di comunicazioni dei partner coinvolti.

La mostra avrà una seconda tappa a Roma, a Palazzo Bonaparte, dal 18 febbraio al 2 giugno 2025.

Edvard Munch è uno degli artisti che ha saputo meglio interpretare sentimenti, passioni e inquietudini della sua anima, comunicandoli in maniera potente e tragica.
Plasmato inizialmente dal naturalista norvegese Per Lasseu Krohg, col quale iniziò la carriera pittorica nel 1880, si spostò a Parigi per la prima volta nel 1885 e qui subì le influenze impressioniste e postimpressioniste che gli suggerirono un uso del colore più intimo, drammatico ma soprattutto un approccio psicologico.

Munch fu per tutta la sua vita condizionato dalla sofferenza e dalla mancanza che conobbe già da bambino, quando subì la perdita scioccante della madre e della sorella, malate di tubercolosi.

A Berlino contribuì alla formazione della Secessione Berlinese e nel 1892 si tenne la sua prima personale, che non solo non fu apprezzata, ma fu anche reputata scandalosa: da quel momento Munch ha incarnato la figura dell’artista eversivo e maledetto.

Una vita precaria e vissuta “sull’orlo di un precipizio” che lo portò all’alcolismo e a una crisi psicologica, fino al ricovero in alcune case di cura tra il 1908 e il 1909.
Scegliendo l’isolamento, si spostò quindi nella sua proprietà di Ekely a Oslo fino alla sua morte nel 1944, dopo un mese dal suo ottantesimo compleanno.


Informazioni e prenotazioni
T +39 02 892 99 21
www.palazzorealemilano.it
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#MunchMilano

Biglietti
Open € 17,00
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00 – €10,00

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it T +39 06 69380306

Ufficio Stampa Comune di Milano
Elena Conenna elenamaria.conenna@comune.milano.it

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani ct@arthemisia.it

Porto Antico di Genova – Piazza delle Feste: 26° SUQ FEST ed ECOSuq 

Il 26° Suq Festival – Teatro del Dialogo si svolgerà dal 13 al 23 giugno 2024 al Porto Antico di Genova, in Piazza delle feste, all’Isola delle Chiatte e nella Casa del Rider. 11 giorni di programma ricco e vario, diretto da Carla Peirolero e prodotto da Suq Genova Festival e Teatro, che conta oltre 60 eventi, 100 protagonisti, 35 paesi rappresentati attraverso le arti performative, la letteratura, l’artigianato, le cucine, con al centro una rassegna teatrale con 9 titoli di cui 2 prime nazionali.

26° SUQ FESTIVAL
Teatro del dialogo
Porto Antico di Genova – Piazza delle Feste

Altri luoghi del Festival: Isola delle Chiatte, Casa dei Riders – Centro Storico

Dal 14 al 23 giugno 2024 con una anteprima teatrale il 13 giugno 

Ideazione Valentina Arcuri e Carla Peirolero – Direzione artistica Carla Peirolero

Teatro, musica, incontri, workshop, bazar dei popoli, cucine dal mondo, buone pratiche di EcoSuq       

#suqfest24 #plasticfree  

Focus: la pace con la prima nazionale di Salam/Shalom, la cultura del cibo con spettacoli e altre iniziative, i diritti e il rispetto delle diversità (si parte con Princesa di Vladimir Luxuria), il ricordo del Ruanda a 30 anni dal genocidio. Festival interculturale e intergenerazionale, in questa edizione sarà emblematico l’incontro al Suq con la rappresentante dell’associazione svizzera Anziane per il clima e Fridays for future.

Sostenuto dal Ministero della Cultura vanta da 11 anni il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, confermato per questa edizione così come il Patrocinio dell’UNESCO Commissione Nazionale Italiana.  Multisensoriale e partecipato, festival di teatro e spazio scenico esteso, dove “confondersi con gli altri” è “fare umanità” (cit. Marco Aime), questo il tratto distintivo della sua qualità artistica e di un sempre innovativo e qualificato processo di lavoro, riconosciuto come best practice per il dialogo tra culture dalla Commissione Europea. Alla coerente ricerca artistica sui temi della migrazione e dell’intercultura si combina una grande popolarità confermata dalle presenze eccezionali: 75.000 nel 2023. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito a parte gli spettacoli teatrali.

Aprirà il 26° Suq Festival, il 13 giugno, a Piazza delle Feste (a bazar ancora chiuso) la rappresentazione Princesa, nell’interpretazione di Vladimir Luxuria per la regia di Fabrizio Coniglio. “Princesa” è una delle canzoni più famose di De Andrè (di cui ricorrono i 25 anni dalla morte) ma pochi conoscono la storia di emarginazione di quel ragazzino che si sente sbagliato e sin da piccolo vuole diventare donna. La sua storia rivive in scena in una interpretazione che ha suscitato il plauso di pubblico e critica. Seguiranno spettacoli di grande impatto, improntati all’impegno civile, etico, ambientale con affermati e premiati interpreti e giovani rivelazioni. Con una drammaturgia contemporanea di livello europeo Il colore X di Animanera (il 18 giugno), darà voce a tre interpreti dal background migratorio che ci metteranno di fronte ai limiti insiti in ciascuno di noi rispetto ai pregiudizi razziali. Quanto mai attuale, e per certi versi un messaggio di speranza, è lo spettacolo Salam/Shalom, del CSS Teatro Stabile Venezia Giulia, (il 20 giugno, giornata internazionale del rifugiato) in prima nazionale al Suq, dove il dialogo tra due padri, uno israeliano e l’altro palestinese, colpiti entrambi dal peggiore dei lutti, tocca alti livelli di tensione ed emozione sino alla commozione di vederli, uniti, diventare combattenti per la pace.

In prima nazionale sarà anche la nuova produzione della Compagnia del Suq, LE VOCI DEL SUQ ((il 22 e 23 giugno) narrazione, musica, danza a partire dal libro edito da Altreconomia, con vari ospiti oltre agli artisti del Suq.  Il Festival, che da sempre ha dato spazio e attenzione alla cultura del cibo, metterà nel menù tre spettacoli intorno a questo tema: Kebab, (il 21 giugno) ospitato allaCasa del Ridernel Centro Storico di Genova, performance interattiva con Leonardo Tomasi, un giovane e premiato interprete, dove centrale è la figura del rider, mediatore di inedite connessioni fra persone e ordinazioni, case e ristoranti; E riapparvero gli animali, (il 19 giugno)sul testo omonimo di Catherine Zambon, ci proietta in un futuro a tratti distopico e preoccupante, ma come sempre il Teatro delle Ariette, con Paola Berselli e Stefano Pasquini trova il modo di regalare momenti di leggerezza e convivialità, con spunti autobiografici e i tortelli condivisi a fine spettacolo; Carne della Compagnia  Frosini / Timpano (il 17 giugno) è il dialogo comico, a tratti surreale, tra una vegana irriducibile e un altrettanto irremovibile carnivoro; per bambini e famiglie, arriva The Gipsy Marionettist (il 16 pomeriggio e il 17 mattina) di Rasid Nikolic, giovane artista nato in Bosnia, di origini rom, che propone un teatro di figura potente, con marionette scolpite a mano e mosse con straordinaria maestria. Nicolic sarà anche protagonista dello spettacolo ROM VS TUTTI (il 16, h.21.30) dove in chiave ironica si smontano alcuni pregiudizi e si racconta la cultura romanì. Da citare, inoltre, l’incontro A teatro nessuno è straniero (il 16, h.17) con gli interventi di Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino, Giulia Tollis, oltre gli studenti e studentesse della Scuola di Comunità Sant’Egidio.

Biglietti teatro (unici eventi a pagamento) € 10, ridotto €7; spettacoli matinée e Rom VS Tutti € 4; Princesa € 15/ rid.12. Previsti biglietti sospesi per cittadini in difficoltà.

Nutrita l’offerta musicale, a cominciare dal concerto Hysterrae, (il 14 giugno) sound dall’Iran, Salento e Campania che incontra la dub e la dance elettronica, a cui seguono Andrea Satta (il 15 giugno) voce e leader dei Tête de Bois che presenta al Suq il suo ultimo album, il primo da solista,  Niente di nuovo tranne te e il duo Chantal e Mabel, (il 19 giugno), giovani rappresentanti della musica afro urban Italy. Non mancherà un tributo all’indimenticata Roberta Alloisio con il concerto Storie di donna (il 21 giugno, Giornata internazionale della musica)curato dal fratello Gian Piero Alloisio.

I pomeriggi del Suq sono all’insegna dei laboratori per l’infanzia, di danze e canti proposti dalle comunità e associazioni del territorio, degli incontri e delle presentazioni di libri. Tra questi, appena usciti, si segnalano I sovrani del cibo (Altreconomia) con l’autore Duccio Facchini (il 15 giugno) inchiesta sulle filiere industriali, il ruolo della distribuzione e del green whashing a fronte di più equi e solidali comportamenti; La famiglia. Una storia ruandese (edizioni e/o) di Pietro Veronese (il 22 giugno), a 30 anni dal genocidio del Ruanda, Viaggio nei costumi sessuali85 paesi tra diritti e divieti, trasgressioni e curiosità (Erga Edizioni) libro polisensoriale a cura di Pietro Tarallo (il 23), giornalista, scrittore e viaggiatore instancabile.
Immancabile l’appuntamento con gli showcooking di Chef Kumalé, alle ore 19, questo il programma:
– 21 giugno No Tabuleiro da bahiana: viaggio nella cucina afro-brasiliana di Dona Flor;
– 22 giugno Soul Food viaggio nella cucina afro-americana di New Orleans;
– 23 giugno Tra food porn & ricette Immorali: viaggio nella cucina Afro-disiaca.

Ospite speciale del 2024 sarà Norma Barghetsi Horisberger in rappresentanza dell’Associazione ANZIANE PER IL CLIMA che hanno visto la causa contro la Svizzera, il loro paese, presso la Corte Europea per i diritti dell’uomo, per inadempienza rispetto alla crisi climatica.  È stata la prima decisione della Corte sugli obblighi di diritti umani degli Stati nel contesto del cambiamento climatico, una pietra miliare in materia di diritti umani e giustizia climatica.

Tra i primi Festival in Italia a porre in primo piano le tematiche ambientali, con una specifica attenzione sulle connessioni tra migrazione e climate change, il Suq dedica ogni giorno alcune attività a promuovere la sostenibilità ambientale e i Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU. Su questi obiettivi, novità del 2024 è una più significativa collaborazione con l’Università di Genovaper workshop e talk rivolti a diversi target di pubblico.

Suq è una parola araba che significa mercato, quindi luogo di convergenza e di scambio; per conoscere gli altri è indispensabile conoscere la loro cultura, le loro tradizioni, assaggiare cibi diversi, condividere emozioni intorno a un tavolo. Questa l’idea che ha ispirato Valentina Arcuri e Carla Peirolero nel dare vita al Suq Festival, con la scenografia teatrale, firmata da Luca Antonucci, che riproduce un grande bazar dei popoli, con al centro il palcoscenico per gli spettacoli e tutto intorno spazi per artigianato dal mondo, cucine etniche, progetti solidali. Vera calamita e attrazione del Festival è l’offerta dei tanti cibi da gustare, nell’edizione 2024 sono 13 le cucine: senegalese, indiana, keniota, peruviana, messicana, persiana, vegana, siriana, araba, nordeuropea, mediorientale, sud est asiatica, tunisina.



Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina 

A Napoli la presentazione del “Codex FLORENTIAE 2023” di Michele Coppola

Ridefinire gli orizzonti dell’Accademico moderno, aderente ai dettami all’Accademia Internazionale Medicea: è l’esigenza cui risponde Michele Coppola, Artista e Rettore dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze con il Codex FLORENTIAE 2023, edito da Gino Giammarino, che sarà presentato da Nicoletta Rossotti, storica dell’arte, curatrice d’arte e Coordinatrice Nazionale dell’Accademia Medicea di Firenze, con un contributo sul Codex da parte del critico cinematografico Armando Lostaglio, a Napoli il prossimo 7 giugno ,nel corso dell’inaugurazione della mostra “Codex FLORENTIAE 2023”. 

A NAPOLI LA PRESENTAZIONE DEL “Codex FLORENTIAE 2023” di Michele Coppola

Il 7 giugno nell’ambito dell’inaugurazione dell’omonima mostra personale dell’Artista

La personale di Michele Coppola è curata dalla stessa Nicoletta Rossotti, autrice anche di un intervento critico sull’artista. La mostra sarà visitabile per tre giorni ed ospiterà al suo interno anche un’opera di Lorenzo Garcia e una di Maurizio Saletti. La scelta di Napoli per la presentazione del CODEX FLORENTIAE presso “PROSPERITY APS in via Santa Lucia 110 ,alle ore 17.30, è un espresso omaggio del Maestro Michele Coppola alla città partenopea. Come artista, Coppola, è protagonista attivo del panorama artistico contemporaneo, con la partecipazione ad importanti eventi espositivi e culturali, tra cui quello recente del 25 maggio a New York di presentazione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea 2024 edito da Giunti Editore al The Met (Metropolitan Museum of Art). 

Testo “aperto”, il fine ultimo del CODEX FLORENTIAE è che esso possa circolare e venire discusso dagli accademici di tutto il mondo, e i proventi ricavati dalla sua distribuzione restare nei diversi Paesi, a sostegno di progetti in favore dell’infanzia. Lo statuto dell’Accademia identifica nel mito il riferimento culturale e Coppola si è confrontato con esso anche nei suoi dipinti, andando a ritroso nella cultura greca, etrusca, egizia fino ad arrivare a quella assiro-babilonese, ugaritica ed accadica. Il CODEX FLORENTIAE 2023 nasce da una trama di carattere filosofico-intellettuale, che si intreccia con l’evoluzione e la storia dell’uomo. L’opera segue ed illustra personaggi, miti, dei ed idee, nel tempo immortalate nella loro essenza più forte. Il Codex, tradotto anche in lingua inglese, è stato scritto da Michele Coppola insieme a due scienziati dell’ESA (European Space Agency), il Prof. Francisco-Javier Benedicto Ruiz ed il Prof. Daniele Sampieri, che hanno integrato il testo con la ricerca spaziale, il metodo scientifico e l’amore per la conoscenza. Nel Codex traspare anche un inconfutabile amore verso la maieutica socratica ad accomunare gli autori.

Commenta così il Michele Coppola: “Si tratta di un testo ancora in fieri, mi sono già confrontato per un successivo CODEX, per creare quel parallelismo necessario tra la conoscenza che da esso si trae verso la nuova Fisica quantistica che ha decretato la fine della vecchia Fisica… In pratica si mette in opera la ricerca, consci che i dati attuali potranno cambiare. In base alle nuove conoscenze, una nuova architettura conoscitiva influenzerà il mondo dei SOFOS e delle idee (iperuranio) per approdare ad una nuova sintesi del tempo attraverso l’arte. Occorre tenere conto che ci sono due distinti valori fondamentali alla base del Codex: i contenuti del libro a più voci che interconnettono i saperi e le finalità che la sua distribuzione vuole raggiungere”.  E ha poi precisato: ”Si è creata una piccola task force con a capo la Dottoressa Ottaviana Giagnoli, Presidente della Deputazione dell’Aquila e Vicepresidente dell’Accademia per l’Italia centrale, che ha già iniziato i primi incontri con esponenti del mondo della cultura nazionale e non, e che ha il preciso mandato di promuovere a livello diplomatico-scientifico il CODEX a favore dell’infanzia. Secondo un concetto di Picasso: ‘L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita quotidiana’. L’auspicio dell’Accademia Medicea è quello di creare le condizioni per un mondo migliore, nelle finalità culturali più evolute”.

La mostra, con il supporto organizzativo della Dott.ssa Ada Ferrandes, ha il sostegno della stessa Accademia Internazionale Medicea, di Performativa Academy (Ceo Ludovica Rossotti) e del partner tecnico, Jallinus Cocktail Bistrò


Ufficio stampa
Diana Daneluz
e-mail: dianadaneluz410@gmail.lcom

Villa Altieri Roma – Tavola rotonda OPEN MIND. Da Foucault a Basaglia

All’interno del progetto Opera Unica* di Angelo Gallo promosso da A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS, si è svolta venerdì 31 maggio 2024 la Tavola rotonda OPEN MIND_Da Foucault a Basaglia il ruolo dell’arte contemporanea nell’impegno sociale, a cura di Lorenzo Benedetti, con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale, primo appuntamento per approfondire la figura e il ruolo di Franco Basaglia a 100 anni della nascita.

A-Head Project
 
A Villa Altieri la Tavola rotonda OPEN MIND
approfondisce il ruolo dell’arte nell’impegno sociale.


Primo appuntamento sulla figura di Franco Basaglia

Davanti ad una sala attenta ed interessata, si sono confrontati Giuseppe Capparelli – curatore e storico dell’arte, Fabio De Chirico – direttore Servizio II Arte contemporanea Direzione Generale Creatività Contemporanea Ministero della Cultura, Domenico Mangano – artista. L’incontro è stato moderato da Lorenzo Benedetti – curatore e storico dell’arte.

Al centro della tavola rotonda il ruolo e l’influenza delle idee di Foucault e di Basaglia nella cultura contemporanea, un’analisi approfondita del contesto dell’arte contemporanea impegnata socialmente: molte opere d’arte contemporanea, infatti, si ispirano direttamente alle teorie di Foucault e di Basaglia, mettendo in discussione le norme sociali e le istituzioni che influenzano la percezione e il trattamento delle persone con disturbi mentali.

OPEN MIND  – ph Pietro Bongiovanni

Come dichiara lo storico dell’arte Lorenzo Benedetti, curatore della tavola rotonda: «Come si possono trovare nuove modalità di confronto e di ricerca combinando gli spazi eterotopici di Foucault con le ricerche di Basaglia? Arte contemporanea e psichiatria trovano punti di convergenza nelle esplorazioni di nuove piattaforme sociali e culturali. La mostra Open Mind (Gesloten Circuits) del 1989, curata da Jan Hoet a Gent, in Belgio, è stata un evento significativo nel panorama artistico europeo. Jan Hoet, noto per il suo approccio innovativo e provocatorio, ha trasformato questa mostra in un’esperienza unica, fondendo arte, filosofia e società. La mostra, che si è svolta nel Museum van Hedendaagse Kunst, ha rappresentato una riflessione critica sulla società contemporanea. Il titolo Open Mind suggeriva un’apertura mentale necessaria per comprendere le dinamiche complesse e interconnesse della modernità, mentre Gesloten Circuits (Circuiti Chiusi) indicava i limiti e le barriere esistenti. La mostra ha incluso opere di numerosi artisti internazionali, tra cui Bruce Nauman, Joseph Beuys, Richard Serra e Mario Merz. Le opere spaziavano da installazioni, sculture e performance a lavori più tradizionali come pitture e disegni. Questo mix eterogeneo di media sottolineava la diversità dei linguaggi artistici contemporanei e la loro capacità di comunicare idee complesse. Questa mostra è fondamentale non solo per il rapporto tra arte e psichiatria, ma anche per l’analisi degli schemi sociali aperti al confronto e alla discussione. Saranno fondamentali per l’apertura di un nuovo museo per l’arte contemporanea a Gent. Open Mind è stata realizzata tre anni dopo la celebre mostra Chambres d’Amis del 1986: curata da Jan Hoet a Gent, in Belgio, è considerata una delle esposizioni più innovative e influenti del tardo XX secolo. L’idea rivoluzionaria di Jan Hoet era quella di spostare l’arte dai tradizionali spazi museali e galleristici alle case private dei cittadini di Gent. Il progetto coinvolse più di 50 artisti internazionali, invitati a creare opere specifiche per gli interni delle abitazioni. L’obiettivo era di integrare l’arte nella vita quotidiana e di abbattere le barriere tra l’arte e il pubblico. Gli artisti partecipanti comprendevano nomi di grande rilievo come Daniel Buren, Niek Kemps, Joseph Kosuth e Richard Long. Ogni opera era unica e pensata per dialogare con l’ambiente domestico e i suoi abitanti. Portare l’arte nelle case degli abitanti di Gent segue il percorso tracciato dal padre di Jan Hoet, lo psichiatra e neurologo Joseph Hoet, che negli anni sessanta portava i pazienti nelle case delle persone, anticipando le ricerche di Basaglia».

Nel corso della Tavola Rotonda è stato presentato il documentario When the whistle glares di Domenico Mangano & Marieke van Rooy, progetto ambientato nella clinica Capriles, un istituto psichiatrico a Willemstad, nell’isola di Curaçao: per quattro mesi due artisti si sono immersi nella vita della clinica e creato una sorta di performance collettiva dove, insieme a pazienti e studenti, hanno applicato un esperimento di ‘diluizione’ ovvero immaginare la clinica come un villaggio ‘normale’ includendo incontri e attività che fanno riferimento alla vita di tutti i giorni fuori dall’ospedale.

La Onlus Angelo Azzurro con il progetto A-Head dimostra il suo impegno in questo binomio arte e psichiatria, per la lotta allo stigma della malattia mentale in un percorso sinergico con l’arte contemporanea. Infatti come ha dichiarato Stefania Calapai, presidentessa di Angelo Azzurro: «Il nostro contributo in quanto associazione sociosanitaria è trasmettere la cultura e l’impegno sociale per vincere la lotta allo stigma della malattia mentale. Il connubio tra arte e psichiatria che la Onlus Angelo Azzurro col progetto A-Head porta avanti da anni mette l’accento sull’importanza del ruolo dell’arte nel sociale. All’interno del progetto Opera Unica* di Angelo Gallo, abbiamo organizzato questa tavola rotonda che vede al centro l’influenza delle idee di Foucault e di Basaglia nella cultura contemporanea. Estremamente importante per noi è il sostegno delle istituzioni e per questo ringraziamo la Consigliera alle Parti Opportunità di Città Metropolitana di Roma Capitale Tiziana Biolghini, in un rapporto di fiducia e stima reciproca portiamo avanti importanti battaglie che non nascono oggi, ma che devono perseverare e rendendo onore, in questo caso, all’impegno del dottor Franco Basaglia in occasione dei 100 anni dalla sua nascita. Infine ringrazio il Dottor Lorenzo Benedetti, il Dottor Fabio De Chirico e il Dottor Giuseppe Capparelli per l’importante contributo allo sviluppo del progetto ed il sostegno che da anni danno alla Onlus».

L’8 giugno 2024 dei svolgerà il secondo appuntamento, sempre a Villa Altieri: il Convegno Cura della libertà e libertà della cura. La sfida di Franco Basaglia a 100 anni dalla nascita a cura di Stefania Calapai e Francesco Cro.


INFO
 
A-Head Project – Opera Unica* di Angelo Gallo – Promossa da A-Head – Angelo Azzurro Onlus
Con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale
A cura di Simona Spinella – Testi critici di Simona Spinella e Giuseppe Capparelli

Fino al 27 giugno 2024 – Villa Altieri – Città Metropolitana di Roma Capitale
Viale Manzoni 47 – RomaOrari: dal lunedì al giovedì ore: 9.00-19.00; venerdì 9.00-17.00
 
Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org 
www.facebook.com/Aheadangeloazzurrowww.instagram.com/angelo_azzurro_onlus

Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti –
alessio.mrg@hotmail.it
Barbara Speca – barbaraspeca@libero.it

Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice – blowart
roberta.melasecca@gmail.com