Mostra virtuale “Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia”

La Fondazione Carlo Levi, all’interno del ciclo delle mostre virtuali dal titolo Intorno al mondo di Carlo Levi, in collaborazione con l’Associazione Archivio Piero Martina, inaugura la mostra virtuale Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia navigabile dal 1° giugno 2024 sul sito istituzionale della Fondazione nella sezione Mostre Virtuali

La Fondazione Carlo Levi
in collaborazione con l’Associazione Archivio Piero Martina
inaugura la mostra virtuale
Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia

Sulla sezione 
MOSTRE VIRTUALI 
della Fondazione

L’esposizione affronta per la prima volta il capitolo inedito dell’amicizia e del dialogo a distanza che per tutta la vita legò le figure di due artisti torinesi di rilievo, Carlo Levi e Piero Martina. Il secondo, di dieci anni più giovane del primo, fu incoraggiato e sostenuto da Levi agli inizi della carriera nell’alveo del gruppo dei “Sei di Torino” sulla cui scia si avviano le prime prove pittoriche, manifestamente influenzate dagli impasti lievi e dalle atmosfere intimiste di Paulucci, Menzio e degli altri.

Questa esperienza digitale si propone di presentare la produzione dei due artisti attraverso tematiche ricorrenti per entrambi a partire dall’ambiente familiare e torinese, passando per la rappresentazione dei comuni amici, per arrivare a confrontarsi sulle questioni sociale e le condizioni delle classi più deboli. Il percorso espositivo però non dimentica di raffigurare anche il comune approccio al genere pittorico della natura morta, e le ricerche più personali degli anni Sessanta che hanno portato entrambi in una “sorta di rifugio nell’Eden della natura nel quale si palesano figure di nudi e silhouette di piante, come antiche divinità o inattese apparizioni.”  

Il visitatore all’interno delle varie sale ha la possibilità di avvicinarsi alle opere ed aprire le singole schede che in molti casi sono ricche di approfondimenti legati al soggetto o alla produzione dell’artista. Di fatto per l’occasione sono stati digitalizzati alcuni documenti storici di archivio come cataloghi, lettere e articoli che permettono di comprendere meglio il clima e l’ambiente in cui i due pittori hanno maturato la propria formazione. Inoltre la sequenza delle opere pittoriche è scandita dall’inserimento di fotografie storiche, in molti casi inedite, conservate nei fondi dei due archivi come ad esempio gli scatti di Carlo Mollino.

Il progetto scientifico della mostra è a cura di Daniela Fonti, Antonella Lavorgna e Antonella Martina. Il testo di presentazione è a firma di Daniela Fonti, le schede delle opere di Antonella Lavorgna e Antonella Martina.

Si ringraziano per l’amichevole collaborazione gli eredi di Carlo Levi e di Piero Martina. 

Le attività della Fondazione Carlo Levi sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura.


INFO
 
Dal ciclo Intorno al mondo di Carlo Levi mostra virtuale
Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia
Ciclo mostre a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna
Sito istituzionale Mostre Virtuali
 
Fondazione Carlo Levi
carlolevifondazione@gmail.com
www.carlolevifondazione.it
 
Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

É online il numero 17 di ArtOnWorld.com, rivista multimediale internazionale

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del numero 17 della rivista multimediale internazionale ArtonWorld.com. Questo nuovo numero è ricco di contenuti esclusivi e approfondimenti dal mondo dell’arte, offrendo ai lettori un panorama completo delle ultime novità e tendenze.

SFOGLIA E LEGGI

In questo numero troverete:
-in copertina una grandiosa opera realizzata da Ilana Lilienthal con un focus sulla sua galleria d’arte nel Tennessee;
-altro protagonista è Preda con le sue opere da scoprire e collezionare;
-news dal Mondo dell’Arte: una panoramica completa degli eventi più importanti, incluse le ultime dai musei e dalle principali manifestazioni artistiche come la Biennale di Venezia e Art Paris;
-Speciale Arte e Pedagogia: un approfondimento dedicato all’intersezione tra arte e educazione, esplorando come l’arte può essere un potente strumento pedagogico.
-Rubrica Libri d’Arte: una selezione delle novità editoriali più rilevanti nel campo dell’arte, con recensioni e approfondimenti sui libri che non possono mancare nella libreria di ogni appassionato;
-focus su Musei e Gallerie Private: le ultime novità dalle attività di musei e gallerie private di fama mondiale, con un’attenzione particolare alla Gagosian e altre istituzioni di prestigio;
-Psicologia dell’Arte con Roberto Anchisi: egli esplora il mondo dell’arte in relazione alle dinamiche psicologiche. In questa edizione ci guida nella comprensione del concetto di libertà attraverso l’arte;
-Area Scientifica con Maria Ernesta Leone: la neurologa Maria Ernesta Leone affronta il delicato tema dello stato vegetativo e delle attività cerebrali correlate, illustrato da un’opera dell’artista Vincenzo Tarantino che interpreta magistralmente la complessa condizione del cervello in tale stato di sofferenza.

Tante altre sorprese vi aspettano nelle pagine di ArtonWorld.com, pronte ad accompagnarvi per tutta l’estate.
Non perdete l’occasione di esplorare il nuovo numero di ArtonWorld.com e di immergervi in un viaggio affascinante attraverso il mondo dell’arte contemporanea.

Per ulteriori informazioni visitate il nostro sito web http://www.artonworld.com

Issue 17 of  ArtonWorld.com is Now Online

We are pleased to announce the publication of issue 17 of the international multimedia magazine ArtonWorld.com. This new issue is packed with exclusive content and in-depth insights from the art world, offering readers a comprehensive overview of the latest news and trends. In this issue, you will find:-on the cover, a magnificent work by Ilana Lilienthal, with a focus on her art gallery in Tennessee;-another featured artist is Preda, whose works are ready to be discovered and collected;Art World News: a comprehensive overview of the most important events, including the latest from museums and major art events such as the Venice Biennale and Art Paris;-Special Feature on Art and Pedagogy: An in-depth look at the intersection between art and education, exploring how art can be a powerful pedagogical tool;-Art Books Column: a selection of the most relevant new releases in the field of art, with reviews and insights on books that every art lover should have in their library;-focus on Museums and Private Galleries: the latest updates from the activities of world-renowned museums and private galleries, with a special focus on Gagosian and other prestigious institutions;-Psychology of Art with Roberto Anchisi: he explores the world of art in relation to psychological dynamics. In this edition, he guides us in understanding the concept of freedom through art;-Scientific Area with Maria Ernesta Leone: Neurologist Maria Ernesta Leone tackles the delicate subject of the vegetative state and related brain activities, illustrated by a work by artist Vincenzo Tarantino who masterfully interprets the complex condition of the brain in such a state of suffering. Many other surprises await you in the pages of ArtonWorld.com, ready to accompany you throughout the summer. Don’t miss the opportunity to explore the new issue of ArtonWorld.com and immerse yourself in a fascinating journey through the world of contemporary art. For more information visit our website http://www.artonworld.com


Contacts:
Email: info@artonworld.com

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
tel : +39-051-6569105
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

Fuori ‘THE SOOT SONGS’ di DANIELE PERRINO, un’antologia musicale sulle storie di dannazione

FUORI ‘THE SOOT SONGS’ DI DANIELE PERRINO,  UN’ANTOLOGIA MUSICALE DEDICATA ALLE STORIE DI DANNAZIONE

Da venerdì 7 giugno è disponibile in tutti i digital stores ‘The Soot Songs’, il nuovo album di Daniele Perrino. Il nuovo capitolo discografico dalle tinte blues, nu soul e noir jazz è pubblicato dall’etichetta Blue Mama Records, distribuito da The Orchard / Sony e supportato dall’ufficio stampa A-Z Press.

‘The Soot Songs’ è un album intriso di blues e di atmosfere noir, interamente composto ed eseguito da Daniele Perrino. I brani che lo compongono evocano i toni malinconici di Leonard Cohen e l’ambiguità narrativa di Tom Waits trascinando l’ascoltatore in un mondo oscuro e sicuramente accattivante. 

Le melodie inquietanti e i testi evocativi dipingono immagini di strade deserte, bar fumosi e bukowskiane storie di dannazione

Con una miscela unica di nostalgia e disillusione ‘The Soot Songs” cattura e racconta l’essenza dell’esperienza umana in tutta la sua complessità e crudezza.

È direttamente l’autore Daniele Perrino a descriverlo con le seguenti parole: «Il nome ‘The Soot Songs’ parla del bruciore nelle nostre anime. L’incendio che ne risulta crea una fuliggine metaforica che in parte si deposita e in parte aleggia. Di cosa abbiamo più bisogno? Cosa si è stabilizzato o la nostra libertà? Forse dipendono l’uno dall’altro».

Daniele Perrino

Daniele Perrino è nato a Vicenza nel 1983 e il suo percorso musicale abbraccia fin da subito diverse collaborazioni e progetti.

Nel 2011 è presente nell’album ‘Due’ di Mario Biondi, come paroliere e compositore del brano ‘Lullaby’, registrato in duetto e unendosi come ospite al suo tour 2012 nei più prestigiosi teatri italiani.

Passando al rock alternativo, Perrino si unisce alla band ‘Virgo‘ con la quale nel 2013-2014, pubblica due album ottenendo riconoscimenti come il premio ‘Marte Live 2014’ al M.E.I. di Faenza. Nel 2015 forma il duo ‘Ground Poppy Honey Milk’ e nel 2016 pubblica l’album di debutto ‘Nowhere Now Here’.

Da qui ricevono l’invito al Clubhouse Studio di New York per la produzione di Yaron Fuchs, con il contributo di importanti musicisti come il batterista Nir Z, del sound engineer Neil Dorfsman e di Emily Lazar per il mastering.

Nel 2018, Perrino ha co-fondato i ‘Biopsy O Boutique’ con i quali pubblica due Ep. Nel 2020, ha intrapreso la sua avventura da solista con ‘The Soot Songs’, che ha interamente composto ed eseguito. 

La versatile carriera di Perrino mette in mostra la sua abilità attraverso i generi, dalle ballate piene di sentimento al blues più scuro grintoso.

Instagram: www.instagram.com/danieleperrino.music  
Facebook: www.facebook.com/danieleperrino.music      
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/28vTgH5bGl3lBk2WD1844o
YouTube: https://youtube.com/@danieleperrinomusic 
Website: www.danieleperrino.com


Ufficio Stampa A-Z Press
info@a-zpress.com

Conegliano (Treviso) – L’Egitto, le mummie e l’aldilà a Palazzo Sarcinelli

Faraoni, piramidi, sontuosi corredi tombali mummie che si risvegliano, misteri … l’eterno, esotico fascino dell’antico Egitto, così come diffuso da infiniti film e racconti. 
La mostra indaga l’inizio del viaggio verso l’immortalità, le pratiche di imbalsamazione, la funzione dei corredi che accompagnavano il defunto verso i Campi di Iaru, poi conosciuti come Campi Elisi e, volendo, il Paradiso.

EGITTO. Viaggio verso l’immortalità
Conegliano (Tv), Palazzo Sarcinelli
23 ottobre 2024 – 06 aprile 2025

Mostra a cura di Maria Cristina Guidotti. Ideata da Contemporanea Progetti. Organizzata da ARTIKA e CP, in collaborazione con la Città di Conegliano. Museo Prestatore: Museo Archeologico Nazionale di Firenze

“EGITTO. Viaggio verso l’immortalità”, a Palazzo Sarcinelli dal 23 ottobre 2024 al 6 aprile 2025, condurrà il visitatore nella realtà sottesa al fantasmagorico turbinio di leggende sorto intorno ai Faraoni e ai loro altri Dèi; per scoprire, e capire, le credenze ed i riti che accompagnavano la morte nell’Egitto dei Faraoni, riti e credenze così pervasivi da sopravvivere all’occupazione romana. Miti non troppo dissimili da quelli di altre religioni, fatta forse salva una specifica necessità: quella di preservare i corpi per garantirsi la vita eterna.

“EGITTO. Viaggio verso l’immortalità” è una mostra rigorosamente scientifica, a cura di Maria Cristina Guidotti, organizzata da ARTIKA e Contemporanea Progetti, in collaborazione con il Comune di Conegliano. La totalità delle opere esposte proviene dal Museo Egizio di Firenze (Museo Archeologico Nazionale di Firenze), in esclusiva a Conegliano dopo la tappa internazionale in Danimarca.

La mostra indaga l’inizio del viaggio verso l’immortalità, le pratiche di imbalsamazione, la funzione dei corredi che accompagnavano il defunto verso i Campi di Iaru, poi conosciuti come Campi Elisi e, volendo, il Paradiso.

Più di 100 reperti straordinari, compresi alcuni scoperti nel corso della spedizione guidata dal mitico Jean-François Champollion (il decifratore dei geroglifici) e da Ippolito Rosellini (il padre dell’egittologia italiana), racconteranno in 5 tappe il percorso di corpo e anima verso l’eternità.

Gli antichi egizi credevano che la morte non costituisse la fine della vita, ma che questa continuasse sotto un’altra forma. L’anima del defunto però, per continuare a vivere, doveva avere la possibilità di reincarnarsi nel proprio corpo: da ciò derivava la necessità di rendere non deperibile il corpo stesso e quindi la ricerca di metodi sempre più sicuri e perfezionati di imbalsamazione, che venne praticata dagli egiziani fin dalle prime dinastie della loro storia millenaria. Tutti i rituali funebri, perfino i più macabri, non miravano esclusivamente alla preservazione del corpo del defunto, bensì ad assicurare il proseguimento della vita nell’aldilà. Proprio questo è lo spunto principale che viene sviluppato dall’esposizione di Conegliano.


Mostra a cura di
Maria Cristina Guidotti
 
Progetto a cura di
Contemporanea Progetti
 
Organizzata da
ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni
Contemporanea Progetti
 
In collaborazione con
Comune di Conegliano
 
Museo Prestatore
Museo Archeologico Nazionale di Firenze
 
Spazio espositivo
Palazzo Sarcinelli, Via XX Settembre 132, Conegliano
 
Periodo espositivo
dal 23 ottobre 2024 al 06 aprile 2025
 
Per informazioni
+39 351 809 9706
email: mostre@artika.it
website: www.artika.it
 
Ufficio Stampa
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049.663499 roberta@studioesseci.net

Fratta Polesine (Rovigo): Apre oggi Casa Matteotti. Luogo per riflettere sulla democrazia

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo è l’istituzione che ha fornito lo stimolo – e la maggior parte delle risorse economiche (oltre 1 milione di euro) – per il completo riallestimento del percorso museale e per risolvere alcune criticità conservative che affliggevano la Casa Museo Giacomo Matteotti, Monumento Nazionale. Un intervento realizzato d’intesa con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio.

Fratta Polesine (Rovigo)
Apertura: 8 giugno 2024

Casa Matteotti. Luogo per riflettere sulla democrazia”. Lo auspica il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Gilberto Muraro

“Sotto il profilo politico e umano Giacomo Matteotti appartiene all’Italia intera, ma è un vanto soprattutto del Veneto e di Fratta Polesine, dove visse ed è sepolto. Per queste ragioni la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo si è sentita in dovere di sostenere le celebrazioni del Centenario della morte, attuando il completo riallestimento espositivo della Casa Museo e promuovendo a Rovigo una mostra sulla sua vita e, in particolare, sugli anni passati in Polesine”.

“Le celebrazioni del centenario dell’assassinio di Matteotti hanno anche lo scopo di aiutare a riflettere sulle vicende che precedettero l’avvento del regime e che sembrano confermare il detto secondo cui la democrazia raramente è stata uccisa, più spesso si è suicidata”.

Il nuovo percorso e il racconto della vicenda di Matteotti nella sua Casa Museo sono stati affidati allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e l’aggiornamento del percorso narrativo sono a cura di Luca Molinari Studio, team guidato dal prof. Luca Molinari, con la supervisione storica del prof. Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.

Dall’8 giugno, giornata di riapertura, ad accogliere i visitatori sarà una Casa Museo integralmente rinnovata, in grado di esprimere una più intensa capacità narrativa: “il luogo ideale per riflettere, a partire dall’esempio di Matteotti, sulla democrazia, sul passato e sul presente del nostro Paese”, chiosa il Presidente Muraro.


Info: www.fondazionecariparo.it
 
Fondazione Cariparo
dott. Roberto Fioretto
Responsabile Ufficio Comunicazione  +39 049 8234834   roberto.fioretto@fondazionecariparo.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
+39 049 663499 Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net

Catania: IV Biennale di Teatro Sociale innesca processi trasformativi nel contesto territoriale

Il teatro sociale è l’espressione scelta da numerose realtà per catalizzare il cambiamento. Le performance rappresentano il culmine di un percorso di ricerca, scoperta e relazione tra gli attori e il contesto: lungo il viaggio si intersecano valori, criticità, resistenze e a volte si traccia il futuro di un territorio.

Festival promosso (e autofinanziato) da Officina SocialMeccanica: dal 14 al 16 giugno a Catania fitto programma di performance, workshop e tavola rotonda

La quarta edizione della Biennale di Teatro Sociale – autofinanziata da Officina SocialMeccanica – accoglie e potenzia lo stretto vincolo tra il teatro, gli individui, i gruppi e le intere comunità, con particolare riferimento alle fasce sociali a rischio di esclusione sociale. Il Festival si svolgerà il 14, 15 e 16 giugno a Catania per offrire alla città e al pubblico siciliano spazi e momenti di incontro, scambio, crescita. La tavola rotonda – in coprogettazione con il Centro dei Servizi per il Volontariato Etneo – i workshop e le performance, con la presenza di compagnie, formatori e studiosi del panorama nazionale, consentiranno l’esplorazione di pratiche, dibattiti, riflessioni, visioni ed esperienze teatrali.

«L’impegno dei volontari è alla base del successo di questo Festival – spiega Mariagiovanna Italia, fondatrice di Officina SocialMeccanica – abbiamo costruito una rete che valicasse i confini della nostra città e della nostra regione, tessendo connessioni tra diverse realtà teatrali impegnate nel percorso di sviluppo delle comunità. Per l’edizione 2024 fermeremo l’attenzione su un tema che ci riguarda tutti: “Alla ricerca del tempo“, viviamo alla velocità della luce, ma la sfida spesso ardua è riuscire a trasformare l’emergenza in urgenza, politica e sociale: il teatro contribuirà ad accendere i riflettori sulla consapevolezza di quanto sia necessario distinguere ciò che quotidianamente siamo spinti a dover fare per rispondere all’emergenza, dal tempo dedicato a ciò che urge e conta davvero».

Quando la scena diventa lo strumento per innescare processi trasformativi, l’azione teatrale non è solo creativa ma socioculturale: la regia, la sceneggiatura, l’espressione artistica si rivelano in quanto forme di rivoluzione e atti di libertà capaci di evidenziare verità e di incidere sul contesto di chi le crea, uomini e donne non attori ma che condividono temi e questioni e le affrontano su un piano creativo, e del pubblico che ne beneficia.

Per sostenere la Biennale di Teatro Sociale per la prima volta è possibile contribuire tramite il crowdfunding 

 La raccolta fondi è già attiva. Il programma fitto del Festival etneo coinvolge gruppi teatrali, operatori di Teatro Sociale, ricercatori, formatori impegnati nel territorio siciliano e nazionale. Le performance, gli incontri e i workshop sono aperti a tutti, alcuni sono già sold-out, per partecipare è necessario prenotare online, i contributi di iscrizione saranno interamente a sostegno del Festival.

Le attività si svolgeranno al Bastione degli Infetti, alla Chiesa di San Nicolò l’Arena, alla Legatoria Prampolini, allo Spazio Clatù, all’Istituto Ardizzone Gioeni e all’Oratorio Salesiano San Filippo Neri.

PROGRAMMA PERFORMANCE\ TAVOLA ROTONDA

Venerdì 14 Giugno | Bastione degli Infetti in Via Torre del Vescovo, 3
19.30 Bianco Puro – Produzione di Compagnia Oltremura/Mosaico – Palermo.
21.00 Essere noi – Associazione Talità Kum – Catania.
21.30 Dove sono? – Produzione di CSV San Nicola – Bari.
Sabato 15 Giugno | Bastione degli Infetti in Via Torre del Vescovo, 3
20.30 Circo Midulla Cabaret – Midulla centro polifunzionale – Catania.
21.30 Io – La rinascita – Compagnia teatrale Il Giullare – Trani.
Domenica 16 Giugno Legatoria Prampolini in Via Vittorio Emanuele II, 333
10.30 Tavola Rotonda Teatro sociale “Alla ricerca del tempo, dall’emergenza all’urgenza”
Interventi di Claudio Bernardi (Università Cattolica di Milano), Giulia Innocenti Malini (Università degli Studi di Pavia), Simona Scattina (Università degli Studi di Catania), Officina SocialMeccanica.
Domenica 16 Giugno | Bastione degli Infetti in Via Torre del Vescovo, 3
19.30 Novecento, la mia idea di libertà – Teatro Stabile Mario Re con comunità Niside e Comu Casa – Mascalucia – Catania – Biancavilla.
21:00 Alla ricerca del tempo
Ricerca1 Colect. Mieleviajero e Acto Latino – Catania – Bogotà.
Ricerca 2 Officina SocialMeccanica – Catania.

PROGRAMMA WORKSHOP

Venerdì 14 giugno
9.30 – 13.30 |”Il ritmo del Clown” – Laboratorio clown | Con Maria Elena Rubbino e Andrea Arena, Associazione Clatù – Spazio Clatù, via Marchese di Casalotto 67.
10.30 – 12.30 | “Il tempo della riconnessione: l’altro come opportunità di scoperta” – Laboratorio di teatro sociale, bioenergetica, Dmt, pratiche parateatrali | Con Claudia Calcagnile, Associazione Il Mosaico, Oratorio Salesiano San Filippo Neri, Via Teatro Greco 32.
14.30 – 18.30 | “Non aspettiamoci troppo dalla fine del mondo, ovvero: I got dem ol’ Armageddon blues again, mama!” – Laboratorio di drammaterapia con Salvo Pitruzzella – Spazio Clatù, via Marchese di Casalotto 67.
15.30 – 18.30 | Workshop “Laboratorio Corpi Insoliti” – Teatro-Danza in interazione con artisti con abilità differenti. Con Monica Felloni – NèonTeatro, Istituto Ardizzone Gioeni (ex ospizio dei ciechi), Via Etnea 595.
Sabato 15 Giugno
9.30 -13.30 | Vado. C’è l’altalena libera! Laboratorio di Ludopedagogia per giocarsi il tempo: coccolarsi nei secondi, valorizzare le parentesi, cercare negli orli del tempo. Con Maria Domenica De Vizia, Cristina Gasperin e Fabio Ferrito, Associazione Liscìa – Associazione Ci ridiamo su’, Spazio Clatù, via Marchese di Casalotto 67.
14.30- 18.30 | “Immagini dal futuro. Suggestioni creative in un sogno sciamanico per un futuro possibile” – Laboratorio di Imago Active Dreamwork con Claudio Boccia – Spazio Clatù, via Marchese di Casalotto 67.
16.00 – 19.00 | “Il tempo dell’acqua. Laboratorio di Dance E-Motion” con Margherita Badalà – Oratorio Salesiano San Filippo Neri, Via Teatro Greco 32
Domenica 16 Giugno
14.30 – 18.30 | “Momentum” – Laboratorio di Teatro dell’Oppresso con Mariagrazia Ruggieri, Cooperativa Giolli – Spazio Clatù, via Marchese di Casalotto 67.
15.30 -17.00 | “Danzare lo sguardo. Laboratorio di Danzacreativa/danzaterapia metodo Maria Fux con Antonella Sannino – Oratorio Salesiano San Filippo Neri, Via Teatro Greco 32.

I PRESS, Sala Stampa e Comunicazione
CATANIA – Via Perugia 1, 95129
tel/fax 095 505133
www.i-press.it | www.i-pressnews.it 
staff@i-press.it 
Fb | Tw | Ln | Inst | Yt

La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze annuncia le gallerie della 33ma edizione

La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze annuncia le gallerie partecipanti alla 33ma edizione in programma a Palazzo Corsini a Firenze dal 28 settembre al 6 ottobre.
Il Segretario Generale Fabrizio Moretti con il Comitato direttivo presentano con grande soddisfazione le 80 gallerie internazionali selezionate per la prossima edizione: prestigiose riconferme e ben 14 nuovi espositori (per lo più esteri) compongono il quadro di una BIAF di altissimo livello per una proposta ampia ed eterogenea che spazia dall’antico al contemporaneo (sino alla fine degli anni ’90). Nella squadra, in totale, si contano 13 gallerie provenienti dall’estero (principalmente da Gran Bretagna, Francia e Svizzera, Usa) senza contare quelle con doppia sede in Italia e fuori.

“La lista delle gallerie parla da sé – commenta Fabrizio Moretti -, si tratta di una carrellata di fuori classe internazionali che fa concretamente pensare a un’edizione memorabile. Ciascun espositore è l’esperto del suo settore a averli riuniti tutti sotto lo stesso tetto a Palazzo Corsini è un’opportunità da non perdere per i collezionisti italiani e internazionali”.

BIAF
La grande mostra dell’arte italiana
Firenze, Palazzo Corsini
28 settembre – 6 ottobre 2024
800/900 ARTSTUDIO, Livorno
AGNEWS, Londra
AL FINE ART ANTONACCI LAPICCIRELLA, Roma
ALESSANDRA DI CASTRO, Roma
ALTOMANI & SONS, Milano
ANTICHITA’ GIGLIO, Milano
ATTILIO CECCHETTO ANTIQUARIO, San Vito di Altivole (Tv)
BACARELLI ANTICHITÀ, Firenze
BENAPPI FINE ART, Londra
BOTTEGANTICA, Milano
BOTTICELLI ANTICHITÀ, Firenze
BRUN FINE ART, Londra, Milano
BURZIO, Londra
BUTTERFLY, Lugano
CALLISTO FINE ARTS, Londra
CANTORE GALLERIA ANTIQUARIA, Modena
CARETTO&OCCHINEGRO, Torino
CARLO ORSI, Milano
CECI ANTICHITÀ, Serramazzoni (Mo)
COLNAGHI, Londra, Madrid, Bruxelles, New York
COPETTI ANTIQUARI, Premiaracco (Ud)
CORTONA FINE ART, Milano
DICKINSON, Londra
DYS44 LAMPRONTI GALLERY, Londra, Roma
ENRICO FRASCIONE, Firenze
ENRICO GALLERIE D’ARTE, Milano
FLAVIO GIANASSI FG FINE ART, Londra
FONDANTICO di Tiziana Sassoli, Bologna
FRASCIONE ARTE, Firenze
GALERIE CANESSO, Parigi, Lugano, Milano
GALLERIA BERARDI, Roma
GALLERIA CARLO VIRGILIO & C., Roma
GALLERIA CONTINUA, San Gimignano (Si), Pechino, Boissy-le-Chatel, Barrio Chino, Centro L’Avana
GALLERIA D’ARTE FREDIANO FARSETTI, Milano
GALLERIA GOMIERO, Montegrotto Terme (Padova)
GALLERIA MARLETTA, Firenze
GALLERIA POGGIALI, Firenze, Milano, Pietrasanta (Lu)
GALLERIA ROBERTO DUCCI, Firenze
GALLERIA RUSSO, Roma
GALLO FINE ART, Milano, Solesino (Pd)
GALLORI TURCHI ANTICHITÀ, Firenze
GIACOMETTI OLD MASTER PAINTINGS, Napoli
GIORGIO BARATTI ANTIQUARIO, Milano
GIOVANNI ASIOLI MARTINI ANTIQUARIO, Imola (Bo)
GIOVANNI SARTI, Parigi
IOTTI ANTICHITÀ, Reggio Emilia
LEONE, Napoli
LONGARI ARTE MILANO, Milano
LULLO • PAMPOULIDES, Londra
MATTEO LAMPERTICO Arte Antica e Moderna, Milano
MAURIZIO BRANDI ANTIQUARIO, Napoli
MAURIZIO NOBILE, Bologna, Parigi, Milano
MICHELE GARGIULO “ANTIQUARIO”, Napoli
MIRCO CATTAI FINE ART & ANTIQUE RUGS, Milano
MORETTI, Londra, Monte Carlo, Parigi
ORSINI arte e libri, Milano
PAOLO ANTONACCI, Roma
PARRONCHI DIPINTI ‘800-‘900 S.r.l., Firenze
PIVA & C., Milano
PORCINI, Napoli
RAFFAELLO PERNICI, Rosignano Marittimo (Li)
RENZO MORONI, Roma
REVE ART, Bologna
RICHARD SALTOUN, Londra, Roma
ROB SMEETS OLD MASTER PAINTINGS, Ginevra
ROBERTAEBASTA, Milano, Londra
ROBERTO CAMPOBASSO, Napoli
ROBILANT+VOENA, Londra, Milano, New York, Parigi
ROMANO FINE ART, Firenze
ROMIGIOLI ANTICHITÀ, Legnano (Mi)
SALAMON & C., Milano
SANDRO MORELLI, Firenze
SANTA TECLA, Padova
SCULTURA ITALIANA di Dario Mottola, Milano
SECOL-ART ANTICHITA’ di Masoero Davide & C., Torino
SOCIETÀ DI BELLE ARTI, Viareggio (Lu), Milano
SPERONE WESTWATER, New York
TETTAMANTI ANTICHITÀ, Firenze
TORNABUONI ARTE, Firenze, Milano, Forte dei Marmi
WALTER PADOVANI, Milano
 
In grassetto le gallerie che partecipano per la prima volta a BIAF
La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze è uno dei più importanti eventi dedicati all’arte italiana del panorama internazionale, con oltre 25.000 visitatori per l’edizione del 2022 e un ricco programma culturale e di premi coinvolge l’intera città, alimenta un ingente indotto di cui beneficiano numerose realtà del territorio.

Per info: www.biaf.it
 
ORARI E BIGLIETTI
Orari: tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 20,00. 
Biglietti: € 15,00 Intero; €10,00 ridotto
BIGLIETTERIA ONLINE su Ticketone
 
PRENOTAZIONI
La prenotazione è obbligatoria solo per i gruppi
055 282635 – info@biennaleantiquariato.it
 
 
UFFICI STAMPA 
 
Italia:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
www.studioesseci.net
Tel. 049 663499; rif. Roberta Barbaro; roberta@studioesseci.net
 
Toscana:
Ester di Leo
Tel. 055 223907 – 348 3366205; esterdileo@studioesterdileo.it
 
Estero
Matthew Brown
Tel. +44 (0)7989 446557; matthew@sam-talbot.com
 
Francia
Gaëlle de Bernède – GB Communication
Tel. + 33 (0)1 75 4346 80; contact@gbcom.media
 
Social Media Manager – Matteo Mizzoni    

Roma, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede: Ascolto, rispetto e costruire insieme

L’impegno del settore energetico italiano e soprattutto il ruolo del settore privato nel favorire la transizione energetica e lo sviluppo delle comunità locali, con particolare riferimento all’Africa, continente al quale l’Italia guarda con prioritaria attenzione e che ha un ruolo centrale nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e nel Piano Mattei, al centro dell’incontro di ieri, 4 giugno, organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede con il Patrocinio del MISE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Moderato dal giornalista de “IlSole24Ore” Carlo Marroni, si è trattato del secondo appuntamento del ciclo di iniziative dedicato alla “cura del creato” – avviato ad aprile con un foro con i giovani e che proseguirà in ottobre, in collaborazione con partner italiani e vaticani -, realizzato alla luce delle priorità rappresentate dal cambiamento climatico e dalla transizione energetica per l’Italia, per la Santa Sede e per il mondo tutto.

Ascolto, rispetto e costruire insieme. 

“Laudate Deum. L’impegno del settore energetico italiano in Africa”
 
A Roma il secondo appuntamento organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede

All’Ambasciatore Francesco Di Nitto i saluti istituzionali. A seguire diversi interventi. S.Em. Card. Peter Kodwo Appiah Turkson,Cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali, ha presentato l’agenzia “Echo” (Earth our Common Home), sviluppata dalle conferenze episcopali africane per promuovere lo sviluppo integrale delle comunità locali; il Direttore dell’AICS, Min. Plen. Massimo Riccardo,  ha valorizzato iprogetti dell’Agenzia promossi in Africa per sviluppare il settore energetico e l’imprenditorialità, in linea con l’Agenda 2030 e il Piano Mattei; l’Inviato del Governo per il cambiamento climatico, Prof. Ing. Francesco Corvaro, ha evidenziato la centralità della persona umana nell’approccio italiano al cambiamento climatico; Suor Alford, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali,  ha sottolineato il valore delle tecnologie sostenibili. Come si vede, tutte tematiche al centro oggi per istituzioni, organizzazioni, imprese e società civile. Il ruolo delle imprese, infatti, nei due panel che si sono susseguiti con le principali aziende italiane del settore energetico attive nel continente africano, che hanno illustrato i principali programmi in corso, accompagnati da azioni per assicurare servizi essenziali, istruzione e formazione di personale locale.

L’importanza delle energie rinnovabili è stata ribadita da Andrea Benvenuti, Senior Vice President Business Development di Ansaldo Energia. L’obiettivo di garantire energia sostenibile e accessibile entro il 2030, promuovendo la decarbonizzazione e collaborando con IRENA per sviluppare competenze nei biocarburanti in Africa nell’intervento di Francesca Ciardiello, Head of Sustainable Development di ENI, che ha parlato anche del centro di eccellenza per energie rinnovabili nella Repubblica del Congo, supportato anche da UNIDO, per favorire l’innovazione locale. I progetti di interconnessione elettrica in Africa volti a sostenere la crescente domanda energetica, evidenziando il potenziale di capacità rinnovabile del continente africano, sono stati dettagliatamente descritti da Gianluca Marini, Consulting Division Executive Vice President di CESI.

L’educazione al centro per MariDe Renzis, Sales & Commercial Leader per l’Africa Subsahariana di Baker Hughes, che ha raccontato anche l’impegno dell’azienda nelle tecnologie per un’energia pulita e evidenziato l’importanza dell’educazione. Maurizio David Sberna, Direttore International and European Public Affairs di ENEL, ha messo in rilievo l’impegno di ENEL in Africa, soprattutto attraverso la fondazione RES4Africa, a vantaggio della sostenibilità energetica e il prossimo avvio in Marocco del Centro d’eccellenza per la formazione in energie rinnovabili nel continente africano, previsto nel Piano Mattei. Guido Guida, Institutional Affairs di TERNA, ha presentato il progetto ELMED tra Italia e Tunisia, e le iniziative volte a favorire nuove partnership e trasferimenti di competenze tecnologiche, in linea con il Piano Mattei.

A chiudere l’importante incontro di messa a fuoco dell’impegno energetico in Africa il contributo dell’Inviato speciale MAECI per il Piano Mattei, Min. Plen. Massimo Riccardo, che ha ricordato i tre elementi fondamentali del Piano Mattei: ascolto, rispetto e costruire insieme, sottolineando la concretezza dei progetti, messi a punto attraverso missioni e contatti con i Paesi africani, e l’importanza della formazione, per cui il MAECI ha incrementato le borse di studio per i giovani. 

Da parte dei rappresentanti vaticani, P. Fabio Baggio c.s., Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Direttore Generale del Centro di formazione Borgo Laudato Sì, e Monsignor Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero per l’Evangelizzazione, l’apprezzamento per l’incontro, e l’avvertimento sull’urgenza di sviluppare iniziative che privilegino solidarietà e pari collaborazione con l’Africa, continente spesso dimenticato.


Da D.D.

L’Aquila: fino al 15 giugno 2024 “L’invisibile si fa danza” di Fabio Massimo Fioravanti

Fino al 15 giugno 2024 la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra L’invisibile si fa danza di Fabio Massimo Fioravanti
In mostra quaranta fotografie, realizzate negli anni 2016/2023 in Italia ed in Giappone, di danzatori butō diversi per stile, generazione di appartenenza e nazionalità: dal leggendario Akira Kasai, considerato uno dei tre storici fondatori del butō (insieme a Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno) a Kan Katsura, da Ima Tenko a Atsouchi Tachenouchi, da Masami Yurabe a Fukurozaka Yasuo, da Reiji Kasai fino ai giovani Ken Iv, Cao Yuan e Du Yufang, insieme ad altri. Prevalentemente di nazionalità giapponese, ci sono anche butoka italiani, francesi, americani e filippini.

Fabio Massimo Fioravanti
L’INVISIBILE SI FA DANZA

Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre
Palazzo Cappa Cappelli

Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila

La mostra è accompagnata dalla proiezione di un video di performance storiche del butō realizzato da Maria Pia D’Orazi (storica della danza butō e giornalista) con alcuni rari filmati degli inizi di questa arte (1950-1970).

Completano la mostra l’esposizione di documenti – inerenti al butō – dell’archivio di Giorgio De Marchis relativi al suo soggiorno a Tokyo come Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e di alcuni rari libri fotografici sul butō come Kamaitachi di Heiko Hosoe, Dance Happening di William Klein o Min Tanaka di Eishu Kimu.

Il giorno dell’inaugurazione si è svolta, nel cortile di Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione, la performance Ianus di Damiano Fina, mentre per il giorno del finissage è prevista la conferenza Il corpo eretico di Maria Pia D’Orazi sulla storia e le dinamiche del butō.

La mostra, oltre ad essere un reportage sul butō, vuole indagare il rapporto tra visibile e invisibile, i confini tra ciò che è visibile, ciò che non è visibile e ciò che a volte crediamo, o pensiamo, di vedere. Fin dagli inizi la fotografia è stata profondamente affascinata dalla danza butō perché quest’arte porta il linguaggio fotografico ai suoi limiti estremi, interrogando la fotografia nella sua essenza più vera: che cosa è il vedere? Cosa vediamo realmente? Cosa crediamo di vedere?

Un’arte anti-spettacolare, non rappresentativa, a volte quasi “invedibile” (spesso si svolge del tutto al buio) interroga la fotografia (scrittura con la luce) nel suo profondo. Ecco perchè alcuni grandi fotografi sono stati attratti dal butō e lo hanno fotografato, come Heiko Hosoe o William Klein, producendo capolavori assoluti della storia della fotografia.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.


L’INVISIBILE SI FA DANZA
Fotografie di Fabio Massimo Fioravanti

Inaugurazione 25 maggio 2024 ore 18.00
Con l’opera-performance Ianus di Damiano Fina
Fondazione Giorgio de Marchis – Cortile Palazzo Cappa Cappelli

Finissage 15 giugno 2024 ore 18.00
Conferenza Il corpo eretico di Maria Pia D’Orazi

Fino al 15 giugno 2024
Orari
: martedì 11.00 – 13.00, 16.00 – 19.00, giovedì 11.00 – 13.00, 16.00 – 19.00, venerdì 16.00 – 19.00, sabato 16.00 – 19.00, domenica 11.00 – 13.00, 16.00 – 19.00. Ingresso libero

Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli
Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila (AQ)
www.fondazionedemarchis.it

Contatti
Diana Di Berardino
tel. 338458 1985
Barbara Olivieri
tel 3498832591
fondazione.demarchis@gmail.com

Ufficio stampa 
Roberta Melasecca_Melasecca PressOffice – blowart
roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
tel. 3494945612
cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein: Italia Sessanta. Dal Boom al Pop

Un decennio effervescente e controverso quello dei “mitici” Anni Sessanta. Tempo di complessi mutamenti sociali e politici, certo, ma anche di originali spinte creative e dell’imporsi di nuovi approcci e nuove visioni. A mutare è il modo di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero.

ITALIA SESSANTA. Arte, Moda e Design.
Dal Boom al Pop

Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein
29 giugno – 27 ottobre 2024

Mostra a cura di Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci, Raffaella Sgubin, Lorenzo Michelli

Sono gli anni dell’alluvione di Firenze e Venezia, del ’66, delle contestazioni studentesche del ’68 e ’69, del primo esprimersi degli Anni di piombo, ma anche quelli in cui ogni sogno sembra poter diventare realtà, a partire dall’uomo a passeggio sulla Luna. A Milano nasce il Salone del Mobile, trionfano le materie plastiche che consentono ulteriore libertà creativa. Sono gli anni della plastica arancione, del design, delle più incredibili sperimentazioni. Fioriscono oggetti-icona destinati a connotare l’epoca e che, nel loro piccolo, mutano il mondo di vivere. Basti citare il mangiadischi che porta la musica ovunque si voglia: una piccola, enorme rivoluzione.

“Italia Sessanta. Arte, moda e design. Dal Boom al Pop”, a Gorizia in Palazzo Attems Petzenstein dal 29 giugno al 27 ottobre, offre l’imperdibile opportunità di compiere un viaggio dentro quello che è uno dei grandi miti della storia recente.

La mostra, inappuntabile nei contenuti e nell’analisi storico critica, si annuncia leggera, divertente, coinvolgente.

Ad accogliere i visitatori sarà una sfavillante Ferrari 275 gtb del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura, quest’ultima presente solo in immagine, per questione di spazio, simboli evidenti e universali del design ma anche dell’imporsi della tecnologia Made in Italy.

I curatori – Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive – hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le assonanze di generi.

A raccontare l’antefatto, ovvero il decennio dei ’50, aveva provveduto, un anno fa, nella medesima sede, “Italia Cinquanta. Moda e Design. Nascita di uno stile”, mostra visitatissima e molto amata.

Quel racconto, parlando dei ’60, si amplia. Al di là del design e della moda, il racconto si apre anche all’arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intrecci con gli altri due. Nel ’64 la Biennale di Venezia ufficializza la Pop Art, che con il Radical Design impone il primato della invenzione poetica sulla funzionalità. Intanto nuove figurazioni e forme, tra Pop e Op, nuovi materiali e nuove tecnologie si irradiano dagli epicentri di Milano e Roma alle periferie, crescendo modelli originali e avanzate sensibilità.

I creativi meticciamenti tra design, arte, moda, comunicazione, musica, spettacolo producono, e rendono popolari, oggetti come il telefono Grillo e la radio TS  502, entrambi di Zanuso, i televisori Brionvega, oggi oggetto del desiderio di ogni collezionista, la macchina da scrivere Valentine di Ettore Sottsass per Olivetti, tra i tanti. Il nuovo coinvolge tutte le arti applicate, dai vetri alle ceramiche. E, naturalmente, la moda. In mostra abiti icona come il Pigiama Palazzo imposto da Irene Galitzine accanto agli abiti di Valentino, Capucci, Missoni, Pucci, Balestra e a borse e scarpe di Ferragamo, Gucci, Roberta di Camerino… Ma si assiste anche all’ingresso della plastica nella moda e l’influenza di Pop e Op, con le creazioni di Getulio Alviani e Germana Marucelli. Ad accogliere queste nuove creazioni sono case nuove e nuovi arredi, anch’essi spazi di sperimentazione e nuove visioni firmate da Joe Colombo, De Pas e D’Urbino, Giancarlo Piretti, Archizoom, Studio 65, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vico Magistretti, Elio Martinelli, Umberto Riva, Gae Aulenti, Gino Sarfatti, Gio Ponti, Tobia Scarpa, tra i tanti. Tra le invenzioni del momento, come non citare il Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro reso celebre dai film di Fracchia?

Il design muta forma anche agli strumenti musicali: iconica la chitarra della Eko, Rocket, ideata dal geniale Oliviero Pigini per il gruppo musicale inglese The Rokes, destinato a mietere grandi successi in Italia. A questo proposito, una sezione sarà dedicata alla “Britaly”, la British Invasion. Molti artisti e musicisti britannici saranno, infatti, attratti dal nostro Paese e vi si stabiliranno portando con sé la nuova ventata culturale proveniente dal Regno Unito.

Dalla minigonna alla musica, all’arte: novità che l’Italia assorbe e ripropone con buon gusto e genialità.


Progetto allestimento: Roberto Festi
Immagine della mostra e progetto grafico: Studio Polo 1116, Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli
Accompagna la mostra un volume edito da Antiga Edizioni su progetto grafico di Studio Polo 1116
 
Palazzo Attems Petzenstein
Gorizia, piazza Edmondo De Amicis 2
0481 385335
musei.erpac@regione.fvg.it
https://musei.regione.fvg.it/
 
ORARI: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso lunedì. Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
 
Biglietti d’ingresso:
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI)
 
Ufficio Stampa della Mostra
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
www.studioesseci.net +39 049.6634999
roberta@studioesseci.net (rif. Roberta Barbaro)