Gianluca Vacchi al Base Club Experience – In Baia di Sistiana (Duino Aurisina. Trieste) 

Imprenditore, star dei social media, dj e produttore, Gianluca Vacchi è l’atteso ospite del Base Club Experience in Baia di Sistiana (Duino Aurisina, Trieste) sabato 22 giugno.
Un “intrattenitore globale”- come si descrive – Gianluca Vacchi ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia a 25 anni e, dopo 20 anni nel mondo degli affari, ha deciso di cambiare, essendo più interessato a tutto ciò che muoveva la sua curiosità.

Gianluca Vacchi al Base Club Experience
In Baia di Sistiana (Duino Aurisina, Trieste)
sabato 22 giugno

il noto imprenditore, star dei social media, dj e produttore

Il suo atteggiamento positivo e il suo carisma naturale lo hanno reso una forza enorme sui social media, con milioni di follower. Collaborando con Spinnin’ Records, la più grande etichetta di musica dance del mondo, ha rilasciato “Trump-It” e “Viento”, mostrando grande capacità nello scegliere i collaboratori giusti e nel creare brani memorabili. Il suo talento emerge già nei primi due singoli, l’incarnazione musicale della sua personalità.
La sua residenza estiva al prestigioso Amnesia di Ibiza nel 2018 lo ha reso parte dell’illustre storia dell’isola: con spettacoli dal vivo, gli eventi erano ricchi di produzioni spettacolari, ballerini, momenti pirotecnici e altro ancora. La sua carriera da dj si è poi sviluppata rapidamente, con eventi ovunque, dall’Amsterdam Dance Event a Dubai, e tour in Sud America e in Europa.
Al Base Club Experience proporrà una performance energica e il suo carisma unico (dj set dalle 23.00 alle 04.00, per prenotazione: Fabio 335 128 7724).


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Fiumicino (RM), Borghetto dei Pescatori: Passoscuro Art Festival 2024

Il giorno 22 giugno 2024, dalle 10.00 alle 22.00, presso il Borghetto dei Pescatori, si svolgerà la seconda edizione di Passoscuro Art Festival, a cura dell’Associazione L’Isola delle Correnti, dal tema Il mio paese è il mondo intero.
Durante la giornata si alterneranno e si susseguiranno una molteplicità di iniziative culturali, continuando così l’azione di riqualificazione urbana e sociale, attraverso l’arte e la promozione della cultura, che l’associazione porta avanti già da alcuni anni. 

Passoscuro Art Festival 2024 – II edizione

Il mio paese è il mondo intero

A cura dell’Associazione “L’isola delle correnti – APS”

22 giugno 2024 dalle 10.00 alle 23.00
Borghetto dei Pescatori
Passoscuro – Fiumicino (RM)

La presentazione ufficiale è prevista per le ore 10.00 presso l’accesso al mare di Via Tissi; seguirà alle 10.15 la performance musicale di Riccardo Viscardi che eseguirà estratti dalle 6 suite per violoncello solo di J. S. Bach.

Dalle ore 10.30 fino alle 13.30 si continuerà con il Flash mob – Realizzazione di un’opera collettiva “Per un mondo di genti e non di nazioni, per una terra senza confini“, a cura di Felice Del Brocco con la collaborazione di Maurizio Gaudenzi, Thomas Spielmann e del Laboratorio Fotografico di Passoscuro. Durante il flash mob I musici Vagantes (Mimmo Gusman, Mimmo Trimboli), insieme a Sara Corbò Full proporranno diverse esibizioni musicali, mentre una selezione di musica preregistrata sarà a cura di Roberto Biasco

Dalle ore 10.00 alle ore 21.00 il tratto di strada dal n° 108 al n° 170 di via Ghilarza del Borghetto dei Pescatori sarà il teatro della Mostra Per un mondo di genti e non di nazioni, per una terra senza confini a cura di Valentina Fabi e Felice Del Brocco con la collaborazione di Gabriella Gentile e che vedrà la presenza di numerosi artisti che lavorano con diversi media, dalla pittura alla scultura alla fotografia alla ceramica. Alla fine della giornata la giuria tecnica e la giuria popolare sceglieranno l’opera che abbia colto e rappresentato meglio il tema della mostra: al vincitore sarà offerta la possibilità di una personale, nel locale dell’associazione, per una settimana. Gli artisti: Abdurzakova Fatima, Abdurzakova Dalia, Adamo Lucilla, Bonifazi Aurelio, Carpentieri Daniela, Cavino Corinna, Colò Piero, Fabi Valentina (solo flash mob) Fagioli Luisa, Ferreri Rosaria, Gabrielli Gloria, Gaudenzi Maurizio, Medda Nadia (solo flash mob), Laboratorio Fotografico Passoscuro, (Bernassola Martina, Capra Rachele, Del Brocco Felice, Di Fiore Loredana, Farina Angela), Lupino Manuela, Paniccia Graziella, Perletta Alessandra, Portmann Susanne, Sartori Lorenzo, Spielmann Thomas, Testa Laura, Tozzi Quinto, Zubcich Rosalba. 

Inoltre, grazie al progetto di Laura Testa, nel corso del festival e in particolare durante il flash mob ci sarà uno scambio culturale con il Festival artistico dei bambini delle Cicladi – SyrosKIDZ! – The Cyclades Kids Festival – che si tiene ormai da dieci anni nell’isola di Syros grazie all’impegno costante di Christianna Papitsi – Assessore al Turismo del Comune di Syros – Ermoupolis – che sarà presente alla Mostra e alla tavola rotonda su street Art e territorio, portando con sé una serie di opere pittoriche realizzate dai bambini greci delle Cicladi, simbolo di unione tra le genti del Mediterraneo. Sempre nello spazio del flash mob ci sarà l’esposizione dei lavori del laboratorio di disegno per bambini della scuola popolare d’arte di Passoscuro, curato dall’artista Alessandra Cirella. La scuola popolare d’arte è un’iniziativa dell’associazione “l’isola delle correnti – APS”.

Durante la giornata saranno realizzate anche opere dal vivo dagli artisti Devid Biscontini – materiali plastici, Angelo Montesi – metalli vari, Pino Roscigno (GreenPino) – Scritture artistiche murali, Giuliano Salaro – materiali vari. Alle ore 17,00 il Reading Poesie contro la guerra con Cesare Cesarini, attore e cantante. 

Alle ore 18.30 si svolgerà la Tavola rotonda Mi dipingevo le mani e la faccia di blu, Street art e trasformazione urbana a cura di Giuliano Salaro, Fiammetta Nante e Corrado Landi. Interverranno: Livia Chianese, Corrado Landi – Architetti, Christianna Papitsi, assessore al turismo del comune di Syros – Ermoupolis, Giuliano Salaro – Artista restauratore. Lo street artist Pino Roscigno (GreenPino), oltre che intervenire alla tavola rotonda, realizzerà anche un murales nella piazzetta del Borghetto dei Pescatori.

Alle ore 20.15 il Concerto del Quadracoro diretto dal maestro Francesco Giannelli. A chiusura del festival, alle ore 21.30, ballo e Tavolata collettiva come momento d’incontro conviviale a cura di Valentina Fabi e Gabriella Gentile. 


Passoscuro Art Festival 2024 – II edizione
Il mio paese è il mondo intero

A cura dell’Associazione L’Isola delle Correnti: Roberto Biasco, Felice Del Brocco, Valentina Fabi, Gabriella Gentile, Giuliano Salaro, Thomas Spielmann
Organizzazione e logistica: Robero Biasco, Maurizio Gaudenzi, Thomas Spielmann, Gabriella Gentile
Con la collaborazione: Laboratorio Fotografico di Passoscuro,Associazione Chorus Inside Lazio, Quadracoro, Festival artistico dei bambini delle Cicladi
Partner: BBC Roma, Venosta Hotel, Naut in Club, Ferramenta Daniele Marcon, La Lampara, Cavalluccio Marino, Il Pirata
Media partner: associazione culturale blowart
 
22 giugno 2024
Borghetto dei Pescatori
Passoscuro – Fiumicino (RM)
 
L’Isola delle Correnti APS
Via Torralba 16 – Fiumicino (RM)
e-mail: fabi.v@hotmail.it -roberto.biasco@alice.it

Ufficio Stampa
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
Roberta Melasecca
e-mail: roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it

Mima Semec pittrice e cuoca alla Portopiccolo Art Gallery di Sistiana (Duino Aurisina)

Le opere di Mima Semec, pittrice e cuoca talentuosa, saranno esposte alla Portopiccolo Art Gallery di Sistiana (Duino Aurisina) in una mostra d’arte a cura di Eva Comuzzi, che si inaugura sabato 22 giugno, alle ore 19.00, nell’ambito della Sezione Territorio della Portopiccolo Art Gallery diretta dall’Associazione Casa C.A.V.E. Organizzata in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina e Portopiccolo stessa, la mostra “Mima Semec. Pittrice e cuoca” sarà visitabile sino al 17 luglio, con orario: venerdì e sabato dalle 17.00 alle 20.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 o su appuntamento, telefonando a +39 338 6045489.

MIMA SEMEC
PITTRICE E CUOCA 
Mostra d’arte a cura di Eva Comuzzi
 
Inaugurazione SABATO, 22 GIUGNO 2024ore 19.00

“Mima Semec, conosciuta anche come cuoca” – anticipa Eva Comuzzi – “si è nutrita e ci ha nutrito soprattutto di fiori. E continua a farlo con amore e costanza, dal momento che anche la sua trattoria e la sua casa sono stati trasformati in un giardino. Un giardino selvaggio dove specie diverse si avvinghiano, si mescolano, si espandono libere, nel tentativo di ridare bellezza e purificazione alla terra. Il suo è un contatto inscindibile con le radici e la memoria. Con quel profondo e quel genuino che hanno a che fare con l’infanzia, con il naïf, con lo stupore. È proprio lì che cerca, così come faceva Ana Mendieta con le sue Siluetas, quel legame sradicato con la Madre Terra”.

“Spesso sul retro di questi dipinti” – spiega la curatrice – “Mima annota dei pensieri. Pensieri in libertà dove non si cura della forma con cui essi vengono espressi, ma punta alla sostanza. Sono riflessioni che hanno a che fare con lo sfruttamento, le guerre, l’extraterrestre, ovvero con quel qualcosa o qualcuno che non appartiene più a questo mondo, che ha perso umanità e compassione. E allora lei con nuovi passi cerca di delineare nuovi territori, di mapparli, come si vede nei suoi ultimi lavori che, a loro volta richiamano l’intervento di tracciamento della pavimentazione di casa. E dove il colore, simbolo di gioia, bellezza, passione, energia è protagonista indiscusso”.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
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BRUM Messina: “Musicoterapia tra neuroscienze ed approccio filosofico”

Venerdì 21 giugno 2024, alle ore 18, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina, si svolgerà la Giornata di Studi intitolata “Musicoterapia tra neuroscienze ed approccio filosofico”, un percorso di riflessione sulla tematica per far conoscere e approfondire l’incisiva valenza della musica come terapia di supporto a svariate patologie del corpo e della mente.

Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina

Musicoterapia tra neuroscienze ed approccio filosofico

Giornata di Studi in Sala Lettura
Venerdì 21 giugno 2024, ore18
(Messina – Via Primo Settembre 117 – Palazzo Arcivescovile)

Il momento culturale, che trae origine da un’intuizione progettuale del Dott. Giovanni Albano, è stato propugnato dall’Associazione Nazionale del Fante, Sezione di Messina, dall’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Messina e dall’Associazione “AvantGarde Music School”, e si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice, Avv. Tommasa Siragusa che fungerà poi da Coordinatrice. Seguiranno i Saluti del Prof. Domenico Venuti, Presidente Assofante, Sezione Messina; interverranno, quindi, gli esperti Relatori: la Prof.ssa Gabriella Bertuccini, Docente di Scienze umane e Filosofia presso il Liceo “Emilio Ainis” di Messina, il Dott. Giovanni Albano, Primario del Pronto Soccorso di Lipari(Messina), il Prof. Giuseppe Ramires, Docente e Presidente dell’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Messina, e la Dott.ssa Rosalba Lazzarotto, Psicoterapeuta, Musicista e Presidente dell’ “AvantGarde”.

L’iniziativa si innesta nell’ambito della “Festa della Musica”, la “Giornata mondiale della Musica” che, ideata nel 1982 dal Ministero della Cultura francese e accolta dall’Unione Europea nel 1985, si celebra ogni anno il 21 giugno e, in particolare in Italia sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. In questa data si svolgono manifestazioni che abbracciano tutti i generi musicali, coinvolgendo, a vari livelli, non solamente i Paesi europei, ma tutti gli angoli del Pianeta.

“Il potere unico della musica di migliorare l’umore e alleviare lo stress, illuminando la fantasia e fornendo così l’occasione di esprimere emotivamente i propri sentimenti”, sarà dunque oggetto di approfondimento nel momento convegnistico organizzato dalla Biblioteca per coinvolgere gli utenti abituali e occasionali. Il viaggio emozionale nel mondo terapeutico dell’ “Arte dei Suoni” alla ricerca del benessere psicofisico che la Musica riesce a trasmettere, ad ampio spettro, ad ogni essere vivente, e all’uomo in particolare, sarà così esaminato da diverse angolazioni (filosofico, medico, psicanalitico). I paradigmi della scienza e della filosofia saranno “binari guida” per giungere ad un’interpretazione non riduttiva della musica come esclusiva esperienza emozionale, ma costruzione di una via di conoscenza raziocinante imprescindibile per l’essere umano, per “incontrare” e “ritrovare” se stessi,anche nella dimensione ontologica, con focus sull’aspetto della cura che il praticare e l’ascoltare suoni e melodie è capace di ingenerare.

Nell’approntare il materiale promo pubblicitario è stata scelta un’immagine significativa della tematica oggetto di trattazione. È stato raffigurato un quadro realizzato dalla Prof.ssa Bertuccini, intitolato “Il sentire”, che rappresenta uno spaccato della società contemporanea nella quale la musica è percepita come corredo alla convivialità.

(a cura di Maria Rita Morgana)


Post dell’evento saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’iniziativa in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere durante la manifestazione.

Nei giorni a seguire sarà disponibile il video sulla pagina Facebook.

Per INFO:
Ufficio Relazioni con il Pubblico
tel.090674564
urpbibliome@regione.sicilia.it

Roma, PrimaLinea Studio: bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini

Sabato 22 giugno 2024 dalle ore 18:00 inaugura presso il rinnovato spazio espositivo di PrimaLinea Studio, Just Add Water la mostra bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini. I due membri dell’artist-run space Spazio Insitu presentano per l’occasione una serie di installazioni inedite sul tema della sirena, figura allegorica e pervasiva dell’immaginario collettivo.

Sabato 22 giugno 2024 dalle 18:00
 
PrimaLinea Studio presenta
Just add water:
Something fishy
 
bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini
 
A cura del Collettivo PrimaLinea Studio
 
PrimaLinea Studio, Via Giovan Battista Gandino 31

Sulla sinusoide sinuosa si muove senza se amala
ti ammalia, balia bagnata
fatata fanciulla ti alliscia
ti culla poi ti lascia
in balia delle onde
Melodia confonde
Dalla superficie alle acque fonde Da limpide a torbide in un turbine remando verso l’apice
poi vicino al culmine l’incudine sconvolge ma le bolge, sconquassa sugli scogli

Cachaça e catrame Brame
Branchie e squame Fame
Unghie e piume
Le ali sbatte, bocca inghiotte
flut di brut tra i flutti
frutti di mare
ossi di seppia
lische sul fondale
fiori del male
free shipping
Sci nautico
Shibari all’albero
un oscuro scrutare
parte la nave
stella polare
stella di mare
e il naufragar m’è dolce

Nell’Odissea le sirene sono descritte come figure seducenti e mortifere, che soggiogano il viaggiatore attirandolo con canti melodiosi. Queste fanciulle virginali, incarnano con la loro ambiguità il binomio Eros e Thanatos. Secondo alcune interpretazioni, con il canto invitano il viaggiatore a ottenere la conoscenza “onnisciente” che porta alla morte minacciando di compromettere i legami familiari e civili. Questa creatura fantastica e ancestrale è indagata dagli artisti in chiave antropologica con i più recenti strumenti tecnologici attraverso la cultura post-internet e pop. Ne conseguono lavori che analizzano la percezione di sé e degli altri e che considerano le rivoluzioni del nostro tempo. Le installazioni, in parte realizzate con le intelligenze artificiali, sono declinate su oggetti di uso comune. Le figure androgine nell’opera Come on girl look at you (but it’s not you)  di Alessandra Cecchini, sono ibridate non solo dal punto di vista di genere ma anche da quello tecnico: analogico e digitale. Le sue immagini antropomorfe stampate su veli mettono in dubbio le nostre certezze riguardo al passaggio dal reale al virtuale dando origine a nuovi luoghi di incontro-scontro tra osservazione e pensiero. I corpi che osserviamo hanno connotati umani che vanno oltre le classiche fattezze per scompaginare in forme irreali e post-umane. Il tema dell’ibrido ricorre anche in May Jailer di Andrea Frosolini che includendo nell’opera l’elemento sonoro indaga l’aspetto antropologico della sirena. La traccia audio presente nell’installazione è frutto della fusione di brani metal, originariamente molto violenti con le voci delle popstar più amate della musica contemporanea e simula il canto melodioso della sirena. L’artista, in chiave critica, schietta ma ironica, cita icone e movimenti della cultura pop ’90-’20, evidenziando le modalità effimere dell’ultra-attualità. Il titolo della mostra allude a un episodio della serie teen H2O, infatti nel complesso la mostra ha una carattere spiccatamente femminile che esalta la contrapposizione tra vita e morte intesa sia come forza creativa che distruttiva. Questo principio esistenziale dell’analisi freudiana, si riduce alla pulsione di vita (Eros), che implica il principio della sopravvivenza e alla pulsione di morte (Thanatos), che si manifesta invece in tendenze autodistruttive. Questa pluralità è rintracciabile anche nel rapporto con la tecnologia: i nuovi strumenti tecnologici e le nuove culture nate in rete, come le sirene, sono generatori di nuove bellezze, di nuove estetiche ma rappresentano anche la minaccia di morte dei vecchi sistemi e del vecchio gusto. La rivoluzione sociale in atto e la rapida diffusione di nuove identità sono interpretate da alcuni come una possibilità di autodeterminazione, mentre per altri rappresentano una minaccia per la sopravvivenza della specie. Questi principi sono reiterati in Buy my purple wig for my mermaid video opera condivisa in cui gli assunti sono espressi tramite l’elemento del pozzo, oggetto dalla duplice valenza, fonte di vita o pericolo di morte. Nel complesso Just Add Water è un viaggio attraverso la percezione di sé e degli altri in cui esplorare il valore del dualismo e il contrasto tra minaccia e bellezza attraverso il filtro della tecnologia e della cultura contemporanea.

Alessandra Cecchini,il suo lavoro riguarda l’immagine che è intesa come forma esteriore e le dinamiche attraverso le quali determina, costruisce la nostra percezione del mondo. Quest’ultimo, frammentato e ricomposto, contrapposto e duale, appare come il territorio di incontro-scontro tra reale e virtuale. Il risultato è un contesto ibrido entro il quale l’artista ricerca gli elementi contraddittori e i confini labili così come gli spazi di continuità.

Andrea Frosolini, La sua ricerca ha origine dall’osservazione di pratiche comunicative contemporanee con l’intento di offrire nuove visioni e punti di vista tramite processi di sintetizzazione digitali della realtà. L’opera diviene un pretesto per raccontare crudamente la realtà, da una parte convertendo in un’unica forma il rapporto, quasi inscindibile, che intercorre tra superficie, volume e contenuto; dall’altra legittimando come spazio potenzialmente infinito di contestualizzazione del reale.


PrimaLinea Studio
Via Giovan Battista Gandino 31, 00167, Roma, RM
Opening sabato 22 giugno dalle ore 18:00
La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 20:00 
dal 22 giugno fino al 7 settembre con una pausa estiva
l’Ingresso è libero su appuntamento 
INFO E CONTATTI STAMPA:
+39 3896904704
primalinea@mail.com 

Brescia: alla Pieve di Urago Mella va in scena “Synesthesia – atto II”

È stata inaugurata venerdì 14 giugno alle 18.00 “Synesthesia – Atto II”, seconda edizione dell’esposizione di una selezione di lavori degli studenti del triennio della Scuola di Decorazione Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

L’esposizione, allestita presso la Pieve di Urago Mella, in via della Chiesa 136, a Brescia, è aperta al pubblico il fine settimana: sabato 15, domenica 16, sabato 22 e domenica 23 giugno, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

La mostra espone una selezione di lavori degli studenti del triennio della Scuola di Decorazione Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

L’esposizione, allestita presso la Pieve di Urago Mella, in via della Chiesa 136, a Brescia, è aperta al pubblico il fine settimana: sabato 15, domenica 16, sabato 22 e domenica 23 giugno, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

La mostra dà spazio alle diverse sfaccettature della Decorazione Artistica e mostrare al pubblico la sua essenza: la decorazione, così come l’arte stessa, è una disciplina sempre contemporanea.

L’esposizione vuole dare spazio alle diverse sfaccettature della Decorazione Artistica e mostrare al pubblico la sua essenza: la decorazione, così come l’arte stessa, è una disciplina sempre contemporanea. 

“Il decoratore nel tempo si relaziona creativamente con vari temi del sapere umano”, ricorda Andrea Mariconti, coordinatore della Scuola di Decorazione Artistica dell’Accademia SantaGiulia, è un professionista capace di integrare arte, scienza, umanesimo e tecnologie moderne”.

I materiali e gli strumenti tecnici combinati alla conoscenza e alla ricerca sono fondamentali per lo sviluppo della figura del decoratore che è un artigiano-imprenditore-creativo in grado di intervenire in contesti diversi grazie al proprio stile e alla propria sensibilità artistica.

La mostra, frutto della didattica del percorso triennale, descrive una disciplina ampia e versatile, che evolve e si adatta ai cambiamenti del tempo, con un occhio puntato al settore del lavoro contemporaneo, alla committenza e alle nuove tecnologie.

“La riflessione etica sugli strumenti a disposizione oggi, inclusa l’intelligenza artificiale, è cruciale”, continua il professor Mariconti. “Come in passato con altre innovazioni, le nuove tecnologie sono inizialmente accolte con resistenza, ma col tempo diventano parte integrante delle competenze e della cultura dell’epoca, fungendo da mezzo e supporto per diverse attività, come emerge proprio dalle opere degli studenti presentate”.


Valeria Magnoli
Ufficio stampa
GRUPPO FOPPA
COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

Via Cremona, 99 – 25124 Brescia
Tel. 030/3770554 – Fax 030/3776740
ufficiostampa@foppagroup.it
www.foppagroup.it  

A Bruxelles un nuovo evento con il libro “Trieste è un’isola” di Francesco De Filippo

A Bruxelles (rue du Commerce 49) giovedì 13 giugno, all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia , è stato presentato il libro Trieste è un’isola (Castelvecchi editore) dello scrittore e giornalista Francesco De Filippo. L’incontro ha rappresentato il terzo appuntamento collaterale alla mostra L’arte triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo, allestita all’Istituto Italiano di Cultura fino al 31 luglio, promossa e sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giuliae dall’Associazione Foemina APS di Trieste e realizzata in coproduzione con Istituto stesso.

L’autore è stato introdotto da Marianna Accerboni, ideatrice e curatrice dell’incontro e della mostra, e da un rappresentante del Circolo di Bruxelles dell’Associazione Giuliani nel Mondo.

All’Ufficio di Collocamento della REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA a BRUXELLES
presentazione del libro TRIESTE È UN’ISOLA di Francesco De Filippo, nell’ambito della mostra L’arte triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo

Il libro è un poliziesco intenso, complesso ma anche ironico in cui un ex agente dei servizi segreti, napoletano momentaneamente in esilio a Trieste, si trova suo malgrado a dover indagare su una vicenda che affonda le radici negli ultimi, difficili anni della seconda Guerra mondiale, cruciali per il destino di Trieste. Quelli in cui vissero intensamente e operarono le artiste protagoniste della mostra allestita all’Istituto Italiano di Cultura: Leonor Fini, attiva a Parigi ma sempre molto legata alla città, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e una giovanissima Miela Reina. Il protagonista, Vincenzo Tagliente, seguendo la vicenda di una turista in cui si era casualmente imbattuto, scoprirà le tragedie avvenute nel territorio oggi appartenente alla Slovenia, il dramma dei 300mila profughi istriani, il faticoso periodo del dopoguerra. Perché – afferma De Filippo – è sempre illusoria la linea che divide il passato dal presente e, unendo decine di tessere, miracolosamente si ricompongono esistenze dolorose che non chiedevano altro che di essere testimoniate.

De Filippo racconta tutto questo con maestria mettendo insieme un mosaico che vede non soltanto una straordinaria ricchezza linguistica ma anche una sorta di fusione e compenetrazione di piani e stili narrativi. È come se le forme della scrittura trovassero tutte insieme un nido, e in questo è calzante la metafora dell’isola che l’autore cita spesso.

Scrittore, saggista e giornalista italiano, Francesco De Filippo (Napoli 1960) è autore di oltre venti libri, tra romanzi, saggi e varia, diversi dei quali tradotti in Francia, Germania e Repubblica Ceca. Il romanzo d’esordio, Una storia anche d’amore (Rizzoli, 2001), ha vinto il premio Cypraea, è entrato in cinquina per il Premio Berto ed è stato finalista al Premio Arezzo. Il successivo, L’affondatore di gommoni (Mondadori, 2004), è stato pubblicato nella Repubblica Ceca e in Francia, dove è stato selezionato per il Supercampiello Europa e per il prestigioso premio Polar. La regista Maria Luisa Bigai ne ha poi ricavato una pièce teatrale dal titolo Bestie da sbarco/Sconcerto. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati su quotidiani e periodici (la Repubblica, Carta, Il manifesto) e compaiono in varie antologie. I diritti di alcuni suoi romanzi sono stati opzionati da due società produttrici per realizzare dei film. Ha vinto premi letterari internazionali, tra cui il Paris Noir. Già corrispondente per Il Sole 24 Ore, è responsabile dell’Agenzia Ansa per il Friuli Venezia Giulia. Fra le sue ultime opere Filosofia per i prossimi umani (con Maria Frega – Giunti, 2020), e per Castelvecchi La nuova via della seta (2019), No vax: il grande sogno negato (2022) e i romanzi Le visioni di Johanna (2019), Prima sterminammo gli uccelli… (2020).



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Roma, Villa Altieri: presentato il convegno dal titolo “Cura della libertà e libertà della cura”

All’interno del progetto Opera Unica* di Angelo Gallo promosso da A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS, sabato 8 Giugno 2024 è stato presentato a Villa Altieri il convegno dal titolo “Cura della libertà e libertà della cura” moderato dalla Dottoressa Stefania Calapai, dal Dottor Francesco Cro e dalla Giornalista Barbara Speca, con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale.

A-Head Project ha presentato il convegno
“Cura della libertà e libertà della cura”
 
La sfida di Franco Basaglia a 100 anni dalla nascita
 
A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS
ha presentato l’ultima tappa del connubio arte-psichiatria all’interno della mostra Opera Unica* di Angelo Gallo a
Villa Altieri
Viale Manzoni 47 – Roma

Negli anni A-HEAD Project di Angelo Azzurro Onlus porta avanti un’importante opera di lotta allo stigma della malattia mentale in un percorso sinergico con l’arte contemporanea. In occasione dei 100 anni dalla nascita del lungimirante psichiatra Franco Basaglia, è stato ribadito da parte della Onlus il sodalizio tra arte e psichiatria che ha dimostrato essere vincente.

Infatti all’interno del progetto OPERA UNICA* dell’artista Angelo Gallo, promosso da A-HEAD Project, sabato 8 Giugno 2024 è stato presentato a Villa Altieri il convegno dal titolo “Cura della libertà e libertà della cura” moderato dalla Dottoressa Stefania Calapai, dal Dottor Francesco Cro e dalla Giornalista Barbara Speca, con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale.

Si è discusso di cura della libertà e libertà della cura, ricordando la dura battaglia combattuta da Franco Basaglia affinché la salute mentale fosse un diritto e non una dura punizione, un approccio terapeutico fondato sul dialogo e non sull’annientamento del paziente in difficoltà. Si è spaziato dall’arte come metodo di cura parlando della creatività come strumento per superare l’incomunicabilità del malato. Si è illustrato il pensiero analitico di Carl Gustav Jung,  che considerava fondamentale l’analisi delle immagini interne del paziente nella terapia psichiatrica, i cosiddetti “archetipi”. Fino ad arrivare al delicato quanto importante reinserimento in società attraverso l’attività lavorativa. Sono state analizzate le nuove frontiere riguardanti le cure psichiatriche testate durante la pandemia, ponendo un importante accento su tecniche alternative come la telepsichiatria, ma anche tecniche che prevedono l’ analisi della mente strettamente legate agli studi junghiani della conoscenza del Sé e nuovi approcci basati sull’esplorazione della propria interiorità favoriti dalle sostanze psichedeliche, oggetto di studio e ricerca negli ultimi 20 anni

Sulla scia del pensiero di Franco Basaglia, attraverso il progetto A-HEAD l’Associazione Angelo Azzurro considera l’arte una via privilegiata per combattere i disturbi della Salute mentale e lo stigma nei confronti di essi nella nostra società. Molte opere d’arte contemporanea si ispirano direttamente alle teorie di Foucault e di Basaglia, mettendo in discussione le norme sociali e le istituzioni che influenzano la percezione e il trattamento delle persone con disturbi mentali.

 Al centro dell’incontro, la necessità di un approccio terapeutico fondato sul dialogo, la comprensione e l’ascolto, la creazione di progetti che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle persone con disturbi mentali, l’arte come mezzo per mettere in discussione le norme sociali e le istituzioni, e poi il lavoro come riabilitazione psicosociale e l’applicazione della telemedicina nel campo psichiatrico. “Libertà della cura vuol dire soprattutto poter accedere alla Salute e quindi anche alla Salute mentale – spiega Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (Siep)-. La salute è un diritto costituzionalmente garantito ma emergono diseguaglianze pesantissime tra le diverse aree del Paese, disagi soprattutto nel Sud Italia. Citando Sandro Pertini ‘la libertà senza giustizia sociale è una conquista vana’. In quest’ottica risulta essenziale l’attività del Servizio sanitario Nazionale e il costante monitoraggio del governo centrale per garantire a tutti i cittadini l’uniformità del diritto alla Salute, anche della Salute mentale, in un sistema plurale e universalistico come il nostro in cui la salute non può essere considerata un mero prodotto di mercato”.

La presidente di Angelo Azzurro Onlus Stefania Calapai:“Da psichiatra e presidente di Angelo Azzurro Onlus per me il sodalizio tra arte e psichiatria è risultato essere un connubio  vincente per la lotta allo stigma della malattia mentale. In questo convegno cerchiamo di gettare un ponte tra l’enorme lavoro di Basaglia, che ricordiamo a 100 anni della sua nascita, ed il nostro. Importante inoltre per noi è essere affiancati da un’istituzione come Città Metropolitana di Roma Capitale che ci permette di dare un’ulteriore spinta al lavoro che svolgiamo da anni”

L’incontro ha visto inoltre ila partecipazione ed altri interventi di rilievo: Fabio De Chirico, Direttore Servizio II Arte contemporanea Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; Dottor Giuseppe Capparelli, storico dell’arte; Dottor Guido Alberto Valentini, Sociologo; Dottor Gianluigi Passaro, psicologo e psicoterapeuta; Dottoressa Vittoria Quondamatteo, Psicologa psicoterapeuta analista junghiana; Dottoressa Emanuela Mari, PhD Psicologa; Dottor Eugenio Marino, Medico e Presidente di Doctorium; Dottor Piero Cipriano, Psichiatra e Psicoterapeuta


Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017, mira a sviluppare un percorso conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.


A-Head Project – Opera Unica* di Angelo Gallo
Promossa da A-Head – Angelo Azzurro Onlus
Con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale
A cura di Simona Spinella – Testi critici di Simona Spinella e Giuseppe Capparelli
 
Fino al 27 giugno 2024
Villa Altieri – Città Metropolitana di Roma Capitale
Viale Manzoni 47 – Roma
Orari: dal lunedì al giovedì ore: 9.00-19.00; venerdì 9.00-17.00
 
Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com – tel. 3386757976
https://associazioneangeloazzurro.org
www.facebook.com/Aheadangeloazzurrowww.instagram.com/angelo_azzurro_onlus

Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it – tel. 3401472901
Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it
 
Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com – tel. 3494945612
cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Messina, FORO G gallery: Seconda performance “Vesto di memoria” di Roberta Guarnera

Mercoledì 19 Giugno alle 19.00, presso Colapesce libri, gusti e idee, in collaborazione con la FORO G gallery, si terrà la seconda performance di Roberta Guarnera “Vesto di memoria”, chiamando il pubblico ad interagire.

Con “Vesto di memoria” voglio trattare il concetto di tradizione e di trasmissione. Il corredo è un oggetto di tradizione e trasmissione ed in Sicilia era molto sentito, soprattutto nell’ambiente femminile e con esso è annesso il concetto di casa. Quando penso al significato di tradizione e trasmissione ecco che la fotografia trova a mio avviso terreno fertile perché è il mezzo ed il linguaggio con il quale custodiamo il nostro passato. Un giorno ho trovato delle vesti appartenute a mia nonna materna e decido dunque di dare un nuovo significato al corredo. Centrando il focus sulla storia, la tratto come una reliquia e ricamo sulle vesti parti di fotografie di mia nonna, evidenziando così il suo vissuto. Da lì l’obbligo / performativo della vestizione in cui il mio corpo si fa tramite del racconto fotografico.


Colapesce libri
Via Mario Giurba, 8, 98123 Messina ME
Da Roberta Guarnera robertagartwork@gmail.com  

Possagno: “Conservare per innovare”. Strategie e obiettivi per il Museo Canova

“Conservare per innovare” è lo slogan che Massimo Zanetti, neo Presidente della Fondazione Canova, e con lui la Direttrice del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, Moira Mascotto, si sono proposti come linea programmatica.
Ad affiancarli Valerio Favero – nella sua doppia veste di Sindaco di Possagno e Vicepresidente – Elisa Basso, Marco Comellini, Isabella Finato, Gianantonio Tramet e Alessandro Vardanega, membri del nuovo Consiglio di Amministrazione entrato in carica lo scorso febbraio.

“Conservare per innovare” Strategie ed obiettivi per il Museo Canova.

Li annunciano Il neo Presidente Zanetti
e la Direttrice Mascotto

“Conservare – chiarisce il Presidente Zanetti – è, innanzitutto, saper rispettare, salvaguardare e valorizzare la meraviglia delle opere di Canova a noi affidate. L’obiettivo è di accompagnare al futuro quello scrigno di arte e magia che sono la Casa Museo e la Gypsotheca, con l’attenzione e la visione che questo unicum mondiale merita”.

“Innovare – secondo la Direttrice Mascotto – si traduce nell’avvicinare un pubblico sempre più ampio al nostro patrimonio artistico, offrendo contesti che consentano di apprezzare appieno i nostri tesori, comprenderli e farli propri. Questo significa non solo guidare le persone alla riscoperta del Museo e del vicino Tempio, ma anche far vivere loro l’armonia dei paesaggi del nostro territorio, quegli stessi che ispirarono il giovane Canova. In questo modo, infondiamo nuova linfa vitale alla sua arte, permettendo ai visitatori di connettersi profondamente con l’ispirazione che permea queste terre”.

“Abbiamo l’obiettivo di mettere il visitatore al centro del nostro Museo, garantendogli la migliore fruizione delle opere. Desideriamo che l’attenzione che gli dedichiamo, l’atmosfera accogliente e i servizi offerti rendano unici e indimenticabili i momenti passati qui, facendo sentire ognuno avvolto da un profondo senso di benessere. Questo è un luogo che invita sempre a tornare, consapevoli che ogni visita riserverà nuove sorprese e scoperte”.

Che non si tratti solo di buoni propositi lo confermano gli importanti interventi (ed investimenti) già in corso di concretizzazione. Innanzitutto il restauro e la messa in sicurezza da effetti sismici della seconda e terza campata dell’Ala Ottocentesca, un progetto ideato dal Comune di Possagno in collaborazione con il Museo Canova.

“I lavori saranno conclusi entro l’estate, annuncia il Presidente Zanetti, utilizzando tecnologie d’avanguardia. Intanto sarà integralmente innovato l’impianto di illuminazione, ricorrendo ai più aggiornati criteri di illuminotecnica museale”.

In parallelo si sta procedendo alla digitalizzazione della Gypsotheca.

“Questa fase – sottolinea la Direttrice – prevede la combinazione e l’integrazione di metodi e tecnologie innovative della geomatica, per la riproduzione digitale del complesso architettonico e di fruizione partecipata del pubblico. Il progetto, comprese le schede informative realizzate con rilievi laser scanner di alta precisione, con restituzione 3D, sarà consultabile su una piattaforma online con la possibilità di un’interazione partecipativa da parte del pubblico”.

Ottimizzare la conservazione e il godimento del patrimonio sono obiettivi prioritari, ma lo è altrettanto l’arricchimento mirato delle collezioni. A questo proposito la Fondazione ha deciso di scendere in campo, insieme alla Direzione, per portare a Possagno l’Autoritratto di Giorgione, un olio su tela realizzato dallo stesso Canova nel 1792. Un dipinto che, a partire dal titolo, racconta una storia singolare che svela il lato ironico e meno noto della personalità dell’Artista.

L’esito positivo della campagna di raccolta fondi permetterà di rendere l’opera fruibile da tutti: infatti, la tela, attualmente di proprietà privata, con l’acquisto diventerà pubblica e verrà esposta assieme agli altri dipinti che Canova realizzò nel corso della sua carriera, arricchendo la collezione possagnese.

Un Museo vivo com’è quello Canoviano è tale anche per gli eventi temporanei che sa proporre per aumentare e rinnovare la propria attrattività. In queste settimane, e sino al 29 settembre, è in corso l’affascinante mostra “Canova. Quattro Tempi. Fotografie di Luigi Spina”. Per essa, l’artista ha selezionato 32 fotografie in bianco e nero di grande formato, rappresentative dei temi amorosi, mitologici, eroici presenti nelle opere canoviane di Possagno, ponendole in dialogo con le opere stesse. Sono immagini che catturano l’attimo creativo dell’artista, quello in cui l’idea si trasmuta in forma e in gesso. Il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.

Fondazione e Direzione, infine, stanno lavorando per rafforzare una rete di sinergie con il territorio, partendo dai rapporti già in essere con le vicine realtà culturali. Già vivace la collaborazione denominata Isola dei Musei della quale fanno parte il Museo Giorgione di Castelfranco Veneto, le Ville di Maser e Fanzolo e il Museo Civico di Asolo. Inoltre il Museo Canova ha recentemente sottoscritto l’accordo di programma Terre natie con gli enti proprietari di Casa Giorgione, Casa Tiziano e la Regione Veneto con l’intento di valorizzare i luoghi che hanno dato i natali ai tre grandi artisti.

Infine, non dimentichiamo il contesto di riferimento: un territorio che ha una naturale vocazione per esperienze sportive ed enogastronomiche. Un territorio da scoprire e da vivere.


Un nuovo progetto per conservare, catalogare e riallestire il corredo di vesti canoviane “Il restauro dei vestiti di Antonio Canova. Un nuovo progetto per conservare, catalogare e riallestire il corredo di vesti canoviane” è un’iniziativa volta al miglioramento dello stato conservativo dei quattro abiti dello Scultore che appartengono al patrimonio del Museo di Possagno.
Le attività di restauro, a cura della ditta Passarella Restauri, si sono concretizzate in quattro fasi di lavoro – lo smontaggio degli abiti, aspirazione e pulitura a secco dei tessuti, consolidamento a cucito laddove necessario – alle qualisono seguite la catalogazione dei cimeli e la loro collocazione in nuove teche, su dei manichini che vestono armonicamente gli abiti.
L’iniziativa conferma l’impegno del Museo nelle attività di conservazione e valorizzazione del suo patrimonio: le vesti portano con sé, oltre al grande pregio artigianale, anche un notevole valore storico essendo state indossate da Canova in alcuni dei momenti epocali della sua vita, come l’incontro con Napoleone a Parigi e la cerimonia per la posa della prima pietra del Tempio di Possagno.
La restituzione al pubblico che avverrà sabato 8 giugno sarà l’occasione per scoprire il nuovo allestimento predisposto in due sale finemente decorate del primo piano della Casa natale che fu dell’Artista, una delle quali finora chiusa al pubblico e denominata “la stanza del Viceré”, ovvero la stanza dove Ranieri d’Asburgo trascorse la notte tra il 17 e il 18 aprile del 1830. La nuova predisposizione degli spazi e degli indumenti migliorerà la qualità della conservazione e della fruizione del patrimonio canoviano.
Le attività di restauro e valorizzazione sono rese possibili con il patrocinio e il contributo della Regione Veneto e Unioncamere Veneto. In collaborazione e con il contributo della CCIAA di Treviso – Belluno. Si ringraziano per il sostegno Banca delle Terre Venete, Industria Cementi Giovanni Rossi Spa, Theke Museum, Alessia Vardanega, e l’Associazione Amici dell’Arte Lapidea di Pove del Grappa.


Info e contatti
Museo Gypsotheca Antonio Canova
Via A.Canova 74, Possagno (TV)
www.museocanova.it
 
Ufficio Stampa Museo Gypsotheca Antonio Canova
Laura Casarsa  comunicazione@museocanova.it
 
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Rif. Simone Raddi  049.663499 simone@studioesseci.net