MARTYRES, a Tuscania fino all’8 settembre, la mostra dello scultore australiano David Booker

Nell’incantevole cornice di Tuscania, uno dei borghi medievali più belli della Tuscia viterbese, lo scultore australiano David Booker presenta a Palazzo Fani ‘Martyres’. In esposizione, ancora per poche settimane, ben 40 opere, tra sculture e disegni, che esplorano temi universali attraverso un originale approccio agli scarti. L’arte contemporanea ci ha abituato all’uso dei rifiuti e degli oggetti di recupero, ma sempre riutilizzati come materiali in assemblaggi o installazioni. In questo caso è diverso, oggetti abbandonati e rifiuti sono il soggetto principale delle opere realizzate con una tecnica tradizionale come il disegno a matita e appaiono come ‘nature morte’ dell’età postindustriale.

La mostra “Martyres” si articola in tre diverse sezioni: la Sala delle Scatole e dei Cartoni, la Sala dei Pezzi meccanici e la Sala dei Martiri e delle Sculture. In ogni sala, Booker ci invita a riflettere sul senso della vita, della morte e della memoria, sulla solidarietà e sulla forza delle idee da difendere, attraverso opere che mettono al centro del nostro sguardo gli oggetti e i materiali di scarto.

Le Scatole di Cartone e le composizioni di Pezzi Meccanici, diventano protagonisti di veri e propri ritratti, reperti del quotidiano che, come reliquie del mondo contemporaneo, raccontano storie e rivelano il loro significato allo sguardo contemplativo di chi ne riconosce il valore di messaggio.

Una vera e propria ‘poetica degli scarti’ che sorprende per l’inaspettata espressività di questi elementi, scelti e prelevati dai contenitori del riciclo per essere disegnati in grandi composizioni, e sottoposti dall’artista a un processo di trasfigurazione che ne sublima la forma fisica in natura morta metafisica e trasmettono un senso di intima e profonda connessione con i soggetti rappresentati.

Nel grande salone centrale dedicato ai Martiri e alle sculture, l’artista sviluppa il tema della testimonianza delle idee come motore del cambiamento culturale attraverso il ricordo dei martiri dei primi secoli del cristianesimo. Le figure sono rappresentate dall’artista proprio fatti di cartone, eppure vividi nella loro umanità. Accanto alle opere, per facilitare la comprensione del suo metodo di lavoro, David Booker ha esposto anche i modellini che ha sagomato nel cartone di recupero e disegnato dal vero per dar vita ai protagonisti e alle storie dei Santi Martiri, assimilate attraverso lo studio dei testi messi a disposizione proprio dal Gruppo Archeologico di Tuscania.

Nella stessa sala campeggiano due sculture, una alta due metri e mezzo, ricavata da un grande tronco di cedro, e l’altra più piccola in bronzo. Ambedue intensificano il messaggio di umanità e solidarietà delle storie dei Martiri presentando, ciascuna, due figure che si sorreggono a vicenda e si intersecano e fondono in un corpo solo. Le sculture, con eleganza arcaica e monumentalità, rappresentano il tema della forza e della fragilità umana che si manifesta nel legame tra due individui.

La mostra “Martyres” rappresenta un’importante occasione per valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Tuscania. Le opere di David Booke entrano in dialogo con la storia e la bellezza del borgo e coinvolgono i visitatori in un percorso contemplativo in cui l’arte innesca connessioni di senso tra le persone e i manufatti antichi, gli spazi architettonici ed il paesaggio, trasformando l’esperienza di visita da emozionale a culturale.

Le opere di Booker, maestose e intense sono cariche di significato e di emozione. La mostra “Martyres” è un’esperienza da non perdere per tutti gli amanti della storia antica e dell’arte contemporanea ed è visitabile gratuitamente fino all’8 settembre, dal venerdì alla domenica, con orario dalle 18.00 alle 20.00.

Un consiglio! Se riuscite ad andarci durante il fine settimana avrete la possibilità di essere accolti e guidati nella visita e nella comprensione delle opere personalmente dall’artista in un’esperienza davvero unica.


Martyres
Palazzo Fani
Tuscania
13 July to 8 September 2024
Ingresso libero

Da Valeria Giovagnoli valeria.giovagnoli@gmail.com

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