Robecchetto con Induno (MI): ELENA MONZO. Ritual Denim

Lo spazio post-industriale SAC – Spazio Arte Contemporanea di Robecchetto con Induno (MI) ospita per la prima volta, dal 19 ottobre al 14 dicembre 2024, una mostra dedicata a Elena Monzo (1981), dal titolo Ritual Denimcurata da Nicoletta Candiani, che attraverso 30 opere eseguite dal 2014 ad oggi restituisce un’ampia visione sulla varietà espressiva e sulla ricerca condotta dall’artista negli ultimi anni. Al centro dell’esposizione una serie di figure a metà tra il mito e il contemporaneo, evocate attraverso medium diversi: dalla carta alla calcografia, dalla ceramica ai tessuti, tra cui il denim, materiale con cui l’artista ha realizzato le quattro opere inedite.

SAC – SPAZIO ARTE CONTEMPORANEA
ROBECCHETTO CON INDUNO (MI)
 
ELENA MONZO
Ritual Denim

 
A cura di Nicoletta Candiani
19 ottobre – 14 dicembre 2024
Inaugurazione: sabato 19 ottobre ore 17.30

30 opere ripercorrono gli ultimi dieci anni di carriera di Elena Monzo (1981), contraddistinti da un’ampia sperimentazione in termini di materiali e supporti.

Dopo la carta, la tela e la ceramica, gli ultimi lavori sono realizzati in denim, tessuto da abbigliamento integrato dall’artista nella sua pratica.

Ritualità, stratificazione, mito e contemporaneità gli elementi principali di una ricerca ricca di chiavi di lettura e interpretazioni.

Attraverso la stratificazione e la sovrapposizione di materiali, Monzo dà vita a soggetti ibridi, a metà tra l’umano e l’animale/vegetale, che fluttuando in una dimensione a cavallo tra realtà, immaginario e narrazione antica alimentano le ricerche dell’autrice nel campo della ritualità.

“Nel Rito della Preparazione, le sue figure nascono dalla ricerca e dalla raccolta di immagini, evocate nude sul supporto, al loro stadio primordiale”, scrive Pietro Salvatore nel testo critico. “Segue il processo di metamorfosi attraverso l’indumento: l’artista veste le sue figure, le arricchisce e dona loro un’identità tramite la sovrapposizione di carte e accessori preziosi, lasciando respirare il soggetto originale e fermandosi prima della soglia obnubilante del kitsch”.

Un approccio seguito anche nell’ultima serie realizzata dall’artista utilizzando il denim, tessuto nato per il lavoro manuale, entrato a far parte del vestiario casual nel corso del XX secolo e ora integrato da Monzo nel suo processo creativo, donandogli così un’ulteriore funzione estetica e proponendo un punto di contatto tra l’arte e la moda. Nel nucleo di opere compare, per esempio, Ritual Denim, che dà il titolo all’esposizione, un’enorme tela in denim ricca dei personaggi di Monzo, creata a partire dalla collezione di capi realizzati con le stesse opere incise a laser grazie alla collaborazione con il Development Center della Candiani Denim, azienda leader nel settore, con il cui tessuto sono stati realizzati gli stessi capi della capsule collection per SAC. Lo stesso tessuto è stato utilizzato dal sarto Vasco Inzoli, che ha realizzato tre capi da lavoro impreziositi poi dai gioielli di Luiss.

Tra le quattro tele inedite c’è anche Coraline, opera in cui dal corpo della figura sembra nascere un corallo, elemento prezioso che in questo lavoro viene dipinto e non aggiunto sulla superficie. È una delle tante donne archetipiche immortalate da Elena Monzo, colte nel mezzo di una metamorfosi che fa eco alla tradizione classica, mentre gli indumenti moderni che indossano impongono loro un’energia attuale.

L’esposizione è poi arricchita dall’ampia produzione su carta, esplorata dall’artista negli ultimi dieci anni in moltissime varianti di texture, colori e stampe, che applicata per mezzo di stratificazioni sulle opere va a vestire le figure rappresentate. Ne risulta che anche nel caso di calcografie, serigrafie e stampe, ogni lavoro mantiene la sua originalità. Come nel caso di Moonzoo, una sacerdotessa con un copricapo a testa di lupo che si rivolge verso l’osservatore, ostentando la sua unicità e opponendosi alla pudicizia, proponendosi come ponte tra l’arte sciamanica e il pop contemporaneo.

All’unicità delle produzioni di Monzo concorrono poi gli accessori assemblati sulle opere, concepiti dall’abilità artigianale di Luiss Perlanera e assunti a talismani carichi di un’energia magica che le sacerdotesse evocate dall’artista controllano. Fiori, stelle e ragni preziosi, ad esempio, sono i talismani di Frida (Frida Kahlo), che la adornano portando la sua rappresentazione fuori dall’opera, avvicinandola alla realtà e allo stesso tempo consacrandola al mito.

Elena Monzo nasce a Orzinuovi (BS) nel 1981. Laureata in Pittura all’Accademia di Brera nel 2005, si specializza in tecniche grafiche come Mastro Incisore. Già nel 2002 partecipa alla mostra collettiva del Museo della Permanente di Milano: Salon I per poi iniziare nel 2006 la sua carriera all’estero con la mostra Obra Sobre Papel alla Galleria Mito di Barcellona.

Tra le collettive più importanti a cui ha partecipato: in Germania nel 2008, Junge Italienische Kunst alla Galerie Blinz&Kramer di Colonia, Fall Forward, nella sede di New York di Sara Tecchia nel 2009 e molte altre a seguire tra cui alcune Biennali, quella di Postumia nel 2010 e quella di Soncino del 2019, sino alle più recenti quali Super S.H.E da Giovanni Bonelli a Milano nel 2028, HUMAN NATURE, alla Galerie Marek Kralewski di Friburgo e le due mostre tenutesi al SAC Profili Venus in Furs del 2023 e 2024.

Dal 2010 al 2024 le opere di Elena sono state esposte in fiere importanti come la Scope di Basilea, New York e Miami, Beirut ArtFairArt Verona e ArteFieraBologna. L’artista ha avuto spazio non solo in contesti collettivi, ma anche in mostre personali quali Inside, alla Bonelli Contemporary di Los Angeles nel 2007, La Dolce Vita Dark Venice alla TZR Gallery di Dusseldorf nel 2010 e 2014, Moon Zoo Stranger Things alla Gilda Contemporary di Milano nel 2017 e 2024 e Silk, La via della Seta all’Ex Filanda Meroni di Soncino nel 2018.

Molto importanti le sue esperienze nelle residenze d’artista, in cui Elena ha raccolto nuovi elementi, concettuali e materici, per la realizzazione delle sue opere: Kurashiki in Giappone nel 2013, Beirut, Libano nel 2014 e Shangai con The Swatch Art Peace Hotel nel 2015. Infine i premi, tra cui il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana tenutosi al Superstudio-più di Milano nel 2004, la partecipazione al Premio Cairo nel 2010 e il più recente Premio Combat del 2020.


SAC è uno Spazio dedicato all’Arte Contemporanea, nato nel 2019 allo scopo di promuovere artisti contemporanei e divenuto luogo di aggregazione sociale e divulgazione culturale. Uno spazio rivolto ai creativi ma anche a un pubblico partecipe e interessato alle tematiche attuali che trovano espressione nell’arte contemporanea. Con un programma composto da mostre, laboratori, workshop, concorsi e serate culturali, lo scopo di SAC è guidare il pubblico a un accrescimento culturale anche a livello territoriale.

Situato nel cuore del paese, è inserito all’interno di una struttura appartenuta al bisnonno di Nicoletta Candiani, fondatrice e curatrice di SAC, trasformata da realtà industriale prima tessile e poi conciaria in un punto di incontro, per restituire al territorio ciò che da esso è stato donato per quattro generazioni alla famiglia Candiani.

Con una superficie di 1.400 metri quadrati e ambienti dedicati a mostre e laboratori, SAC espone artisti contemporanei di talento, permettendo loro di realizzare progetti personali, ma vuole anche coinvolgere un pubblico ampio e variegato durante le iniziative intraprese, avvicinandolo alle molteplici sfaccettature dell’arte dei nostri giorni.


ELENA MONZO. Ritual Denim          
Robecchetto con Induno (MI), SAC – Spazio Arte Contemporanea
Via Umberto I 108, ingresso da via Carducci 2
Dal 19 ottobre al 14 dicembre 2024
Inaugurazione: sabato 19 ottobre ore 17.30
Orari: Mercoledì-domenica, ore 14.30 – 19.30          

CONTATTI
SAC -Spazio  Arte Contemporanea
Via Giosuè Carducci 2 – 20020 Robecchetto con Induno  (MI)  
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