Roma: “La migliore scienza per un vino sostenibile” al Consiglio Naz. delle Ricerche

Oggi, Venerdì 21 giugno 2024, alle ore 17.30 il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ARTOV), Via del Fosso del Cavaliere 100 a Roma, in collaborazione con Vino Sapiens, organizza l’incontro: “La migliore scienza per un vino sostenibile”. Relazioni della Prof.ssa Gabriella De Lorenzis, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Università degli Studi di Milano, del Prof. Corrado Di Natale – Dipartimento di Ingegneria Elettronica Università di Roma Tor Vergata, e della dott.ssa Costantina Vocino – Vino Sapiens.

Conferenza organizzata in collaborazione con Vino Sapiens per un confronto 
sullo stato attuale di scienza, tecnologia e comunicazione del vino. 

Scienza, tecnologia e comunicazione si incontrano per una riflessione sul presente e sul futuro del Vino italiano. La conferenza di domani vedrà un confronto a partire dai tre tre ambiti di competenza dei relatori: Gabriella De Lorenzis, professore associato in Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree presso il Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università di Milano “Nuovi orizzonti per una difesa sostenibile della vite dalle malattie fungine“; Corrado Di Natale, professore ordinario di Elettronica presso l’Università di Roma Tor Vergata e direttore del Centro Indiperdimentale di Volatilomica ‘A. D’Amico’ “La volatilomica del vino: una metolodogia per l’analisi della qualità del vino“; Costantina Vocino, co-founder di VINO SAPIENS “L’assaggio consapevole: il vino è, prima di tutto, relazione“.

Gabriella De Lorenzis, “la produttività della vite è fortemente influenzata, in termini sia quantitativi sia qualitativi, dall’incidenza di fitopatie causate da fitoplasmi, funghi, batteri e virus. Attualmente, il controllo di queste malattie dipende strettamente dall’impiego di prodotti fitosanitari ad attività fungicida, il cui utilizzo è regolamentato dalla Direttiva 2009/128/CE. La forte incidenza di queste malattie, le limitazioni sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari e la resistenza ai fungicidi hanno spinto la comunità scientifica a ricercare soluzioni alternative e di supporto all’utilizzo di questi prodotti“. È probabile che la Professoressa relazionerà sulle possibili soluzioni alternative tra cui l’uso dei composti organici volatili (VOC) e l’utilizzo esogeno di double-stranded RNA (dsRNA) spiegandone i meccanismi. “L’adozione di queste pratiche alternative per il controllo delle malattie, ci proiettano verso una viticoltura sostenibile, più rispettosa dell’ambiente e dell’uomo. L’ottimizzazione delle molecole di dsRNA e l’identificazione di geni nuovi geni bersaglio sono alla base dei programmi di ricerca svolti dal Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Queste attività rientrano nei progetti di ricerca Grape4vine (Grape for vine: recycling grape wastes to protect grapevine from fungal pathogens) e SMARTBERRY (Smart Biotechnology for Sustainable Berry Cultivation).

Corrado Di Natale: “Poiché gli odori sono miscele di composti chimici, il riconoscimento avviene attraverso lattivazione di diverse combinazioni di recettori, connessi alla mucosa della narice attraverso una proteina transmembrana che blocca la molecola della sostanza volatile permettendo al recettore di scatenare il segnale che viene letto dal cervello come odore. Noi siamo quindi abituati a pensare agli odori in termini di sensazione fisica evocativa. Il naso artificiale invece considera gli odori strettamente dal punto di vista della struttura molecolare e delle proprietà chimiche». “Nel naso elettronico – anticipa il professore – le molecole odorose che si staccano dal «rumore di fondo» dellaria sono catturate da un sensore chimico che le aggancia, pesate su una microbilancia al quarzo piezoelettrico che trasforma la modificazione chimica della superficie segnale elettrico, raccolto e processato da un computer.  Il riconoscimento avviene per confronto con un database di odori noti”. Viene da chiedersi se le sue applicazioni preparino tempi duri per sommelier e mastri profumieri, Ma il Professore rassicura che “la raffinatezza dei nasi umani è per ora inarrivabile, anche perché non sono ancora chiari neppure i meccanismi dellolfatto, con il naso artificiale si simulano solo alcune funzioni, ma il naso elettronico può essere utilissimo in campo industriale e sanitario e per scopi investigativi o di identificazione personale”.

Costantina Vocino. “Se parliamo di comunicazione, dobbiamo tener presente che il vino non è solo una questione di prodotto, prima ancora esso è relazione. Poiché nasce in un territorio specifico, da un’annata unica e irripetibile, e attraverso la mano sapiente di uomini e donne che decidono di volta in volta gli interventi che ritengono più adatti in base alla loro personalissima sensibilità. Relazione che – ricorda Costantina Vocino – continua ancora dopo l’imbottigliamento, attraverso l’incontro fra le unicità psico-fisiche e  culturali del degustatore  e il calice, una relazione che progressivamente si fa sempre più profonda. Dagli elementi visivi come il colore, la consistenza, le tracce lasciate sulle pareti del calice, all’analisi olfattiva che svela molto del percorso evolutivo di un vino, a quella gustativa, epilogo di un racconto e che permette anche di verificare la narrazione veicolata dagli altri sensi“. 

L’intervento sarà completato dall’assaggio relazionale di tre etichette emblematiche dell’unione di tradizione e innovazione: “Trentesimo Pure Love”, [il coronamento di un sogno d’amore] spumante metodo charmat rosé da varietà resistenti, prodotto dall’azienda agricola Ca’ da Roman; “Limine”, [il tema del confine] vino bianco di grande struttura  da varietà resistenti, prodotto dalla azienda agricola Terre di Ger; “Pre British”, [il passato che sostiene il presente e rilancia il futuro] vino bianco in stile ossidativo da metodo Perpetuo, prodotto da Francesco Intorcia Heritage.

Per partecipare: info@vinosapiens.it


Comunicazione
VINO SAPIENS
Diana Daneluz
e-mail: dianadaneluz410@gmail.com

About the author: Experiences