Roma, PrimaLinea Studio: bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini

Sabato 22 giugno 2024 dalle ore 18:00 inaugura presso il rinnovato spazio espositivo di PrimaLinea Studio, Just Add Water la mostra bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini. I due membri dell’artist-run space Spazio Insitu presentano per l’occasione una serie di installazioni inedite sul tema della sirena, figura allegorica e pervasiva dell’immaginario collettivo.

Sabato 22 giugno 2024 dalle 18:00
 
PrimaLinea Studio presenta
Just add water:
Something fishy
 
bipersonale di Alessandra Cecchini e Andrea Frosolini
 
A cura del Collettivo PrimaLinea Studio
 
PrimaLinea Studio, Via Giovan Battista Gandino 31

Sulla sinusoide sinuosa si muove senza se amala
ti ammalia, balia bagnata
fatata fanciulla ti alliscia
ti culla poi ti lascia
in balia delle onde
Melodia confonde
Dalla superficie alle acque fonde Da limpide a torbide in un turbine remando verso l’apice
poi vicino al culmine l’incudine sconvolge ma le bolge, sconquassa sugli scogli

Cachaça e catrame Brame
Branchie e squame Fame
Unghie e piume
Le ali sbatte, bocca inghiotte
flut di brut tra i flutti
frutti di mare
ossi di seppia
lische sul fondale
fiori del male
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Sci nautico
Shibari all’albero
un oscuro scrutare
parte la nave
stella polare
stella di mare
e il naufragar m’è dolce

Nell’Odissea le sirene sono descritte come figure seducenti e mortifere, che soggiogano il viaggiatore attirandolo con canti melodiosi. Queste fanciulle virginali, incarnano con la loro ambiguità il binomio Eros e Thanatos. Secondo alcune interpretazioni, con il canto invitano il viaggiatore a ottenere la conoscenza “onnisciente” che porta alla morte minacciando di compromettere i legami familiari e civili. Questa creatura fantastica e ancestrale è indagata dagli artisti in chiave antropologica con i più recenti strumenti tecnologici attraverso la cultura post-internet e pop. Ne conseguono lavori che analizzano la percezione di sé e degli altri e che considerano le rivoluzioni del nostro tempo. Le installazioni, in parte realizzate con le intelligenze artificiali, sono declinate su oggetti di uso comune. Le figure androgine nell’opera Come on girl look at you (but it’s not you)  di Alessandra Cecchini, sono ibridate non solo dal punto di vista di genere ma anche da quello tecnico: analogico e digitale. Le sue immagini antropomorfe stampate su veli mettono in dubbio le nostre certezze riguardo al passaggio dal reale al virtuale dando origine a nuovi luoghi di incontro-scontro tra osservazione e pensiero. I corpi che osserviamo hanno connotati umani che vanno oltre le classiche fattezze per scompaginare in forme irreali e post-umane. Il tema dell’ibrido ricorre anche in May Jailer di Andrea Frosolini che includendo nell’opera l’elemento sonoro indaga l’aspetto antropologico della sirena. La traccia audio presente nell’installazione è frutto della fusione di brani metal, originariamente molto violenti con le voci delle popstar più amate della musica contemporanea e simula il canto melodioso della sirena. L’artista, in chiave critica, schietta ma ironica, cita icone e movimenti della cultura pop ’90-’20, evidenziando le modalità effimere dell’ultra-attualità. Il titolo della mostra allude a un episodio della serie teen H2O, infatti nel complesso la mostra ha una carattere spiccatamente femminile che esalta la contrapposizione tra vita e morte intesa sia come forza creativa che distruttiva. Questo principio esistenziale dell’analisi freudiana, si riduce alla pulsione di vita (Eros), che implica il principio della sopravvivenza e alla pulsione di morte (Thanatos), che si manifesta invece in tendenze autodistruttive. Questa pluralità è rintracciabile anche nel rapporto con la tecnologia: i nuovi strumenti tecnologici e le nuove culture nate in rete, come le sirene, sono generatori di nuove bellezze, di nuove estetiche ma rappresentano anche la minaccia di morte dei vecchi sistemi e del vecchio gusto. La rivoluzione sociale in atto e la rapida diffusione di nuove identità sono interpretate da alcuni come una possibilità di autodeterminazione, mentre per altri rappresentano una minaccia per la sopravvivenza della specie. Questi principi sono reiterati in Buy my purple wig for my mermaid video opera condivisa in cui gli assunti sono espressi tramite l’elemento del pozzo, oggetto dalla duplice valenza, fonte di vita o pericolo di morte. Nel complesso Just Add Water è un viaggio attraverso la percezione di sé e degli altri in cui esplorare il valore del dualismo e il contrasto tra minaccia e bellezza attraverso il filtro della tecnologia e della cultura contemporanea.

Alessandra Cecchini,il suo lavoro riguarda l’immagine che è intesa come forma esteriore e le dinamiche attraverso le quali determina, costruisce la nostra percezione del mondo. Quest’ultimo, frammentato e ricomposto, contrapposto e duale, appare come il territorio di incontro-scontro tra reale e virtuale. Il risultato è un contesto ibrido entro il quale l’artista ricerca gli elementi contraddittori e i confini labili così come gli spazi di continuità.

Andrea Frosolini, La sua ricerca ha origine dall’osservazione di pratiche comunicative contemporanee con l’intento di offrire nuove visioni e punti di vista tramite processi di sintetizzazione digitali della realtà. L’opera diviene un pretesto per raccontare crudamente la realtà, da una parte convertendo in un’unica forma il rapporto, quasi inscindibile, che intercorre tra superficie, volume e contenuto; dall’altra legittimando come spazio potenzialmente infinito di contestualizzazione del reale.


PrimaLinea Studio
Via Giovan Battista Gandino 31, 00167, Roma, RM
Opening sabato 22 giugno dalle ore 18:00
La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 20:00 
dal 22 giugno fino al 7 settembre con una pausa estiva
l’Ingresso è libero su appuntamento 
INFO E CONTATTI STAMPA:
+39 3896904704
primalinea@mail.com 

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