Editoria: NON SAI MAI DOVE SEI di Emilio Masina – Intervista all’Autore

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CHI SONO IO? Domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta, in questo caso mira al significato di ciò che chiamiamo “genere” e di una sua pretesa  definizione ed è al centro del libro “NON SAI MAI DOVE SEI”, di Emilio Masina, edito da ELLEDILIBRO, in questi giorni su tutte le piattaforme e in libreria.

INCIPIT

[1] «Colaianni, la disturbo?». La telefonata arrivò mentre stavo innaffiando le piante dello studio. Mi aiutava a scaricare la pressione. Era il primo anno che avevo dei pazienti e arrivavo alla fine della giornata come una pila esausta – alcune sere mi capitava persino di annaffiare il cactus di plastica sulla scrivania. «Si figuri, stavo per andare via…». «Farò in fretta, allora: mi hanno contattato per un bambino di otto anni che si traveste da femmina. Sembrerebbe un disturbo dell’identità di genere ma potrebbero anche esserci elementi di ermafroditismo. Il caso mi è stato segnalato da una mia paziente, collega della madre. È un caso interessante ma io sono piena di lavoro e non posso seguirlo. Lei avrebbe uno spazio? Poi, se vuole, potremo discuterlo insieme». Il vasetto di bonsai mi scivolò dalle mani e si frantumò sul pavimento.

Secondo romanzo per Emilio Masina, psicoanalista e Psicoterapeuta dell’Infanzia, e dell’Adolescenza dopo il fortunato “La speranza  che abbiamo di durare. Una storia di amore e psicanalisi”, edito da Emersioni, che a ben vedere conteneva implicita anch’esso una domanda. Che speranza abbiamo noi di durare, Emilio?

Le considerazioni di quel romanzo erano in gran parte indotte dall’esperienza del Covid, che tuttavia da evento materiale assumeva una valenza anche simbolica. Si entrava dalle pagine del libro nella stanza dell’analisi e si rifletteva sul dolore del singolo quanto sul dolore dell’Italia intera, passando dalla caducità dell’essere umano alla conseguente importanza delle relazioni, da curare e coltivare anche e soprattutto nel bel mezzo di una crisi grave come quella innestata a più livelli da una inaspettata pandemia. Quel romanzo si interrogava poi sulla figura dello “Psicoterapeuta-Essere umano”, anche attraverso le sue di relazioni, e i suoi sogni. Con il portato di emozioni che inevitabilmente terapeuta e paziente sperimentano assieme, nel loro viaggio congiunto. Pensavo che il romanzo fosse la chiave giusta per far accostare anche un pubblico di non addetti ai lavori all’alchimia complessa e sfaccettata della terapia psicoanalitica.

Scegliendo la formula del romanzo fai una precisa scelta di campo, quella della narrazione, in questo caso per metabolizzare, digerire e rendere intellegibile la delicata esperienza professionale e umana nata dall’incontro del terapeuta con il giovanissimo protagonista. Con quale obiettivo, oltre ovviamente all’aiuto al paziente?

Il narratore psicoterapeuta e il bambino suo paziente si incontrano su un terreno che non è solo medico-scientifico. Progressivamente diventano co-autori di un percorso maietutico che per entrambi significherà uscire dalla paura. Paura di quello che non si conosce bene per l’uno, paura di quello che proprio NON SI SA, per l’altro. Uscire dall’impasse della paura presente significherà inevitabilmente gettare le basi per un futuro diverso, più consapevole e libero. Inoltre, la questione del “genere” è decisamente al centro del dibattito pubblico e anche istituzionale, con scelte convinte o a volte osteggiate e ritrattate, e comunque ha generato una riflessione più o meno aperta da cui non credo sia possibile tornare indietro.

CHI SONO IO, quindi?

Chi sono io? La domanda che forse più di tutte agita l’essere umano assume in questo libro un connotato radicale, perché mira al cuore di ciò che chiamiamo “genere” e di una sua pretesa definizione. Dialogando, il bambino in bilico tra diversi generi e lo psicoanalista con le sue presunte certezze, attraversano invece una cortina di dubbi e fantasie che tutti i bambini prima e gli adolescenti poi hanno affrontato nella loro vita. Nello spazio solo apparentemente ristretto della stanza dell’analisi, il dialogo si fa scambio e l’adulto riceve dal bambino uno sguardo nuovo, quello che ci vuole tutti parte della stessa meravigliosa, dolente, umanità.

L’incipit del romanzo, le prime righe [1], sembra palesare da subito al lettore il disagio del protagonista adulto, ma ancora molto giovane, lo psicoanalista. È così?

Sì, ho scelto di mettere in scena uno psicoanalista agli inizi della professione per far conoscere la delicatezza e la difficoltà di questo mestiere

La trama non è solo lo svolgersi della terapia, quindi, anche in questo secondo romanzo?

Sì e no. Il romanzo parla di un bambino travestito e del suo giovane psicoanalista e naturalmente della loro relazione, che all’inizio è fatta di paura e diffidenza, sentimenti che però saranno progressivamente sostituiti da coraggio, anche qui speranza, e fiducia. Al centro delle pagine, più in generale, la scelta sessuale e di genere, che per nessuno di noi, credo sia utile ricordarlo, è mai una scelta totalmente lineare e precisa, ma sempre esito di un percorso, di un viaggio. E attraverso la storia di Alberto, ciascuno di noi può ripercorrere quel viaggio, segnato, come in un trasferimento in treno, dal passaggio in diverse stazioni: da quella della nascita e della nostra dipendenza totale e completa dalla figura materna, a quelle dell’infanzia e dell’adolescenza, per poi arrivare a quelle dell’età adulta e della complessa senescenza. Un viaggio quindi, che mi piacerebbe percorrere insieme a ciascun lettore che vorrà accostarsi a questo romanzo. E in qualche modo, come per ogni libro, per ogni autore, per ogni lettore, sarà proprio così.

Emilio Masina. Milanese, vive a Roma, sposato, due figlie. Membro ordinario dell’Associazione italiana di Psicoanalisi e full member dell’I.P.A. Specialista in Psicologia clinica e Psicoterapia dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Coppia, è socio fondatore della cooperativa di aiuto psicologico agli adolescenti “Rifornimento in Volo” e docente della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica SPS. Ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche e ha insegnato presso Università e Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Impegnato, come possibile, per la pace. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo La speranza che abbiamo di durare (Ed. Emersioni). “NON SAI MAI DOVE SEI” (Elledilibro, 2024) è il suo secondo romanzo.


Categoria: LGBTQIA+Narrativa
Psicologia e societàRomanzo di formazione
Anno di pubblicazione: 2024
Edizione: 1°
Formato: 15 x 21
Copertina: Morbida
Numero di pagine: 191
ISBN: 9791281540194

ELLEDILIBRO


Da D.D.

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