Roma, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede: Ascolto, rispetto e costruire insieme

L’impegno del settore energetico italiano e soprattutto il ruolo del settore privato nel favorire la transizione energetica e lo sviluppo delle comunità locali, con particolare riferimento all’Africa, continente al quale l’Italia guarda con prioritaria attenzione e che ha un ruolo centrale nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e nel Piano Mattei, al centro dell’incontro di ieri, 4 giugno, organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede con il Patrocinio del MISE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Moderato dal giornalista de “IlSole24Ore” Carlo Marroni, si è trattato del secondo appuntamento del ciclo di iniziative dedicato alla “cura del creato” – avviato ad aprile con un foro con i giovani e che proseguirà in ottobre, in collaborazione con partner italiani e vaticani -, realizzato alla luce delle priorità rappresentate dal cambiamento climatico e dalla transizione energetica per l’Italia, per la Santa Sede e per il mondo tutto.

Ascolto, rispetto e costruire insieme. 

“Laudate Deum. L’impegno del settore energetico italiano in Africa”
 
A Roma il secondo appuntamento organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede

All’Ambasciatore Francesco Di Nitto i saluti istituzionali. A seguire diversi interventi. S.Em. Card. Peter Kodwo Appiah Turkson,Cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali, ha presentato l’agenzia “Echo” (Earth our Common Home), sviluppata dalle conferenze episcopali africane per promuovere lo sviluppo integrale delle comunità locali; il Direttore dell’AICS, Min. Plen. Massimo Riccardo,  ha valorizzato iprogetti dell’Agenzia promossi in Africa per sviluppare il settore energetico e l’imprenditorialità, in linea con l’Agenda 2030 e il Piano Mattei; l’Inviato del Governo per il cambiamento climatico, Prof. Ing. Francesco Corvaro, ha evidenziato la centralità della persona umana nell’approccio italiano al cambiamento climatico; Suor Alford, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali,  ha sottolineato il valore delle tecnologie sostenibili. Come si vede, tutte tematiche al centro oggi per istituzioni, organizzazioni, imprese e società civile. Il ruolo delle imprese, infatti, nei due panel che si sono susseguiti con le principali aziende italiane del settore energetico attive nel continente africano, che hanno illustrato i principali programmi in corso, accompagnati da azioni per assicurare servizi essenziali, istruzione e formazione di personale locale.

L’importanza delle energie rinnovabili è stata ribadita da Andrea Benvenuti, Senior Vice President Business Development di Ansaldo Energia. L’obiettivo di garantire energia sostenibile e accessibile entro il 2030, promuovendo la decarbonizzazione e collaborando con IRENA per sviluppare competenze nei biocarburanti in Africa nell’intervento di Francesca Ciardiello, Head of Sustainable Development di ENI, che ha parlato anche del centro di eccellenza per energie rinnovabili nella Repubblica del Congo, supportato anche da UNIDO, per favorire l’innovazione locale. I progetti di interconnessione elettrica in Africa volti a sostenere la crescente domanda energetica, evidenziando il potenziale di capacità rinnovabile del continente africano, sono stati dettagliatamente descritti da Gianluca Marini, Consulting Division Executive Vice President di CESI.

L’educazione al centro per MariDe Renzis, Sales & Commercial Leader per l’Africa Subsahariana di Baker Hughes, che ha raccontato anche l’impegno dell’azienda nelle tecnologie per un’energia pulita e evidenziato l’importanza dell’educazione. Maurizio David Sberna, Direttore International and European Public Affairs di ENEL, ha messo in rilievo l’impegno di ENEL in Africa, soprattutto attraverso la fondazione RES4Africa, a vantaggio della sostenibilità energetica e il prossimo avvio in Marocco del Centro d’eccellenza per la formazione in energie rinnovabili nel continente africano, previsto nel Piano Mattei. Guido Guida, Institutional Affairs di TERNA, ha presentato il progetto ELMED tra Italia e Tunisia, e le iniziative volte a favorire nuove partnership e trasferimenti di competenze tecnologiche, in linea con il Piano Mattei.

A chiudere l’importante incontro di messa a fuoco dell’impegno energetico in Africa il contributo dell’Inviato speciale MAECI per il Piano Mattei, Min. Plen. Massimo Riccardo, che ha ricordato i tre elementi fondamentali del Piano Mattei: ascolto, rispetto e costruire insieme, sottolineando la concretezza dei progetti, messi a punto attraverso missioni e contatti con i Paesi africani, e l’importanza della formazione, per cui il MAECI ha incrementato le borse di studio per i giovani. 

Da parte dei rappresentanti vaticani, P. Fabio Baggio c.s., Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Direttore Generale del Centro di formazione Borgo Laudato Sì, e Monsignor Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero per l’Evangelizzazione, l’apprezzamento per l’incontro, e l’avvertimento sull’urgenza di sviluppare iniziative che privilegino solidarietà e pari collaborazione con l’Africa, continente spesso dimenticato.


Da D.D.

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